Il Questore di Napoli ha adottato due provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (DASPO), della durata di un anno, nei confronti di due tifosi napoletani di 18 e 21 anni, che sono stati denunciati per scavalcamento dalla curva B e invasione di campo in occasione di manifestazioni sportive in quanto, poco prima dell’inizio dell’incontro di calcio Napoli-Monza, disputato lo scorso 21 agosto presso lo stadio “Maradona”. In particolare, due daspo, della durata di un anno, sono stati emessi nei confronti di due 21enni che, poco prima dell’inizio della partita, erano entrati indebitamente nello stadio utilizzando un tornello attivato da un utente con il proprio biglietto e, per tale motivo, erano stati denunciati per indebito superamento di una recinzione o separazione dell’impianto nel corso delle manifestazioni sportive.
Ancora, altri due daspo, della durata di 5 e 7 anni, sono stati adottati nei confronti di due tifosi leccesi, di 47 e 46 anni, che, al termine dell’incontro, si erano riversati, insieme ad altri tifosi, sul ballatoio del settore ospiti cercando di sfondare il cordone di polizia, posizionato al fine di garantire l’ordinato deflusso degli spettatori e, in quell’occasione, un agente era rimasto ferito; tuttavia, grazie anche alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza dell’impianto sportivo, i due erano stati poi rintracciati a Lecce ed arrestati per resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali aggravate. Inoltre, un altro provvedimento, della durata di un anno, è stato adottato nei confronti di un 18enne che, al termine dell’incontro di calcio di Champions League Napoli-Liverpool disputato lo scorso 7 settembre presso lo stadio “Maradona”, mentre era seduto al tavolino di un bar in via Santa Lucia, aveva lanciato una bottiglia d’acqua contro l’autobus della squadra inglese.
Infine, altri due daspo, della durata di due e tre anni, sono stati, invece, emessi nei confronti di un 27enne napoletano poiché condannato per tentata estorsione aggravata e di un 41enne napoletano perché condannato per detenzione e vendita illecita di sostanze stupefacenti.