Lo scorso 1 aprile, i Pm chiesero il rinvio a giudizio per 48 indagati, tra i quali figuravano i vertici di alcuni importanti clan partenopei come il boss Luigi Cimmino, oltre a diversi funzionari dei più importanti ospedali di Napoli come il Cardarelli, l’azienda dei Colli e il Nuovo Policlinico, tutti facenti parte del processo delle parti offese.
Tuttavia, il procuratore della Dda di Napoli Henry John Woodcock ha chiesto complessivamente 346 anni e 4 mesi di reclusione, nei confronti delle persone imputate nel processo con il rito abbreviato sulle infiltrazioni dei clan negli appalti di diversi importanti ospedali napoletani.
Pertanto, una quarantina di essi hanno scelto il rito abbreviato, come lo stesso boss Cimmino e il figlio, per il quale sono stati chiesti rispettivamente 9 e 14 anni di carcere.