MILANO – Obbligo di dimora e divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico. Questo quanto deciso dal Tribunale con riguardo ad una coppia di genitori affidatari accusati di aver ridotto in schiavitù la figlia arrivata maggiorenne nella loro famiglia. La ragazza sarebbe stata anche abusata dal padre affidatario.
I fatti risalgono a una decina di anni fa, ma sono emersi con la misura cautelare disposta dal gip di Milano ed eseguita ieri nell’ambito delle indagini della Dda milanese.
La vicenda ha avuto un inter giudiziario travagliato, con denunce presentate dalla vittima fuori dalla Lombardia dove nel frattempo si era trasferita. Il racconto della giovane, che parla di violenze subite durante riti satanici, in passato non era stato ritenuto credibile. Gli accertamenti successivi hanno portato alla misura cautelare. Sul caso la Procura non ha ritenuto fino ad ora di dare comunicazioni ufficiali ai media.