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Cronaca

Omicidio Toscano, svolta nelle indagini: la vittima avrebbe prestato dei soldi al bidello

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Si arricchisce di nuovi particolari la vicenda riguardante la morte del professore Toscano, l’insegnante ucciso nel cortile della scuola lo scorso martedì. Infatti, le indagini hanno accertato che l’uomo, avesse prestato dei soldi al collaboratore scolastico fermato dai carabinieri, e principale sospettato del suo omicidio. Quindi, sarebbe stato questo il movente che ha spinto il bidello, a compiere l’insano gesto.

Intanto, uno dei più cari amici e colleghi della vittima, il professor Raffaele Virgilio, ha voluto così ricordarlo:

“Marcello era votato al rapporto umano, fatto di ascolto e accoglienza verso il disagio sociale laddove si raccolgono valori reali, e di riconoscimento per la figura del professore. Era l’altro me, avrei voluto essere come lui nell’affrontare con leggerezza le situazioni che mi sembravano difficili. All’incontro con i carabinieri, martedì notte, l’ufficiale dell’arma mi ha detto che la mia deposizione era importante, perché amico del cuore di Marcello. La mia risposta, purtroppo, non è stata soddisfacente perché ho parlato dello sguardo di Marcello, della sua ironia, della sua scaltrezza, del suo essere sornione, della sua leggerezza e soprattutto della sua intelligenza. Chi ci darà la sua risata che si diffondeva nei corridoi? I suoi abbracci? Ho sempre scorto il sorriso sul volto di Marcello anche nei momenti apparentemente bui, e sarà così anche ora, mentre in televisione parlano di lui, lo immagino in quella risata che lo ha sempre contraddistinto, così come lo immagino nel suo stupore per la violenza che gli è stata riservata”.

Poi, aggiunge: “Marcello non avrebbe mai voluto che tutto questo si verificasse, soprattutto all’interno della sua scuola, avamposto di cultura e legalità in un territorio difficile, dove in alcuni momenti è più difficile vincere la diffidenza degli adulti che operare per fini educativi. Marcello avrebbe condannato la violenza fatta alla scuola, dove lui stesso è stata vittima, perché lui sapeva che ciò avrebbe potuto spegnere la speranza di tanti ragazzi che varcano la soglia della ‘Marino Guarano’, con la speranza di una vita diversa da quella che gli altri vogliono far credere”.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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