Durante il suo discorso alla tv, il presidente russo Vladimir Putin è tornato a parlare della guerra in Ucraina. Ecco le sue dichiarazioni:
“L’operazione militare speciale in Ucraina è stata inevitabile. Nella sua aggressiva politica anti-russa, l’Occidente ha superato ogni limite. Userò tutti i mezzi a nostra disposizione, e coloro che stanno cercando di usare il ricatto nucleare contro la Russia, scopriranno che le carte in tavola possono essere rivoltate contro di loro. Non sto bluffando. L’obiettivo dell’Occidente è indebolire, dividere e distruggere la Russia”.
Poi, ha concluso: “E’ nostra tradizione storica e destino del nostro popolo fermare coloro che cercano il dominio mondiale, che minacciano di smembrare e rendere schiava la madrepatria. E’ quello che stiamo facendo ora, e credo nel vostro sostegno”.
Tuttavia, il Ministro della Difesa russo Serghei Shoigu, ha così aggiunto:
“La mobilitazione parziale in Russia prevede il richiamo di 300.000 riservisti. Si tratterà di uomini che hanno già servito nell’esercito, con esperienza di combattimento e specializzazioni militari. Sono esclusi i militari di leva. Lo scopo della mobilitazione è controllare i territori liberati in Ucraina. Non posso fare a meno di sottolineare che oggi, combattiamo non solo con l’Ucraina e l’esercito ucraino, ma con tutto l’Occidente”.
Intanto, la Cina invita le parti coinvolte nella crisi in Ucraina al cessate il fuoco, oltre che a impegnarsi con il dialogo e le consultazioni, al fine di trovare una soluzione pacifica. A tal proposito, il portavoce del Ministero degli Esteri Wang Wenbin, ha così dichiarato:
“La posizione cinese sulla crisi in Ucraina è coerente e chiara. Esorto le parti in causa a trovare un modo per affrontare le preoccupazioni sulla sicurezza di tutte le parti”.