Il presidente del Consiglio Mario Draghi parla per la seconda e ultima volta all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, durante la quale ha affrontato diversi temi. Ecco le sue parole:
“La guerra della Russia all’Ucraina mina i valori e gli ideali della comunità internazionale. Che deve restare unita e ferma nella riposta all’arroganza di Mosca, anche nel caso dei referendum sul Donbass che, ancora una volta, violano il diritto internazionale. Invito la comunità internazionale a non dividersi tra Nord e Sud, a rimanere uniti, ancora una volta, davanti alle provocazioni dello zar, perché ne va del futuro di tutti. L’Italia, anche nei prossimi anni, continuerà ad essere protagonista della vita europea, vicina agli alleati della Nato”.
Poi, aggiunge: “Stare con Kiev era l’unica scelta possibile. E ora che sul campo, l’esercito ucraino ha conquistato un vantaggio strategico importante, anche se l’esito resta imprevedibile, non bisogna desistere dalla ricerca delle condizioni per la pace. E di intese, come quella sul grano, che portino ad una demilitarizzazione dell’area di Zaporizhzhia, per scongiurare una catastrofe nucleare. L’avanzata di Kiev è stata possibile anche grazie alla nostra assistenza militare. D’altronde, un’invasione pianificata per mesi e su più fronti, non si può fermare solo a parole. Ma va contrastata con il sostegno economico, umanitario e militare all’Ucraina e con le sanzioni, che hanno avuto un effetto dirompente sulla macchina bellica russa, che con un’economia più debole farà più fatica a reagire alle sconfitte che si accumulano sul campo di battaglia”.
Infine, conclude: “Le guerra e le sanzioni hanno effetti negativi sempre più ingenti sui Paesi schierati contro la Russia. Mantenere la coesione sociale, dev’essere il mantra che guida le scelte dei governi che devono continuare a perseguire la cooperazione, come già accaduto con la pandemia Covid-19 e nello spirito dell’ultimo G20, che ha consentito d’intensificare anche la lotta al cambiamento climatico. Le crisi innescate dalla guerra, alimentare, energetica, economica, richiedono di riscoprire il valore del multilateralismo”.