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Università Suor Orsola Benincasa: laureandi progettano le “bandiere dell’educazione”

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NAPOLI – Il 12 settembre 2022 alle ore 12,00 verranno sventolate più di venti le bandiere dell’educazione all’Istituto Suor Orsola Benincasa con l’intenzione di catalizzare l’attenzione verso temi sociali.

Un gruppo di studenti della laurea triennale in Scienze dell’Educazione dell’Università Suor Orsola Benincasa – si legge sulla pagina dell’Universtità – , durante il corso di Pedagogia della Comunicazione con la prof. Maria D’Ambrosio, ha progettato e realizzato la ‘bandiera dell’educazione’ per ‘parlare’ ai territori dove ciascuno di loro vive e richiamare l’attenzione sulla necessità di spazi per il sociale, di luoghi di incontro e di relazione di cui una comunità ha bisogno. Bandiere per risvegliare l’attenzione ai beni pubblici troppo spesso esempio di abbandono e incuria. Bandiere per ricordare che l’educazione è un diritto universale“.

L’iniziativa è stata spiegata dai docenti, il prof. Enricomaria Corbi Direttore del Dipartimento di Scienze Formative e il prof. Pascal Perillo Presidente del Corsi di Studi in Scienze dell’educazione:

Bandiere dell’educazione pensate e realizzate per uscire dalle aule universitarie e iniziare ad allenarsi con responsabilità e consapevolezza al prendersi cura del proprio contesto di vita. Per i futuri educatori è un’occasione per imparare ad osservare i contesti e lavorare su una pedagogia attiva”.

I lavori del corso di Pedagogia della Comunicazione hanno riguardato anche la produzione di un artefatto comunicativo che desse voce e valore all’educazione e disegnasse una mappa di luoghi di possibile interesse per le attività educative. Per questo ogni studente/studentessa coinvolto/a nel lavoro per la bandiera dell’educazione ha esplorato la città e i dintorni di dove vive e individuato il luogo dove installarla. Ogni luogo, edificio o spazio all’aperto, è stato scelto per diventare simbolo del mondo delle professioni dell’educazione che ‘cerca casa’, un mondo e un settore lavorativo e professionale ancora poco valorizzato, che prova a farsi spazio e a rendersi visibile pubblicamente, anche per rendere più sensibile le comunità dell’importanza del prendersi cura dei propri spazi e delle proprie opportunità di incontro, scambio, relazione”.

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