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Cronaca

Tragedia in mare: bimba di 4 anni muore di sete su un barcone di migranti

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Un vero e proprio dramma quello avvenuto nel Mediterraneo, dove Loujin, bimba siriana di 4 anni, è morta di sete su un barcone bloccato da giorni in mezzo al mare. In particolare, la piccola era partita dal Libano per raggiugere l’Europa insieme ai genitori e alla sorella di un anno e mezzo.

Pertanto Ahmad Adbelkafi Nasif, padre della vittima, ha così commentato:

“Il suo pianto inconsolabile avrebbe commosso anche i sassi. Avete idea di cosa significhi per un genitore, veder morire una figlia in questo modo atroce?”.

A dare la notizia, è stata però l’attivista Nawal Soufi, che vive da anni in Sicilia:

“La barca si trovava nella zona Sar (Search and rescue) di Malta, e ho subito avvertito le autorità di La Valletta. Dopo un giorno di silenzio, mi è stato risposto che c’era una nave in avvicinamento: ‘Il salvataggio è solo questione di tempo’, mi è stato detto. Ma così non è stato. Svuotavamo lo scafo con i secchi, era evidente che stavamo naufragando”.

Tuttavia, dopo circa 10 giorni, l’imbarcazione ha ricevuto i soccorsi da un mercantile battente bandiera di Antigua e Barbuda. Per Loujin non c’è stato niente da fare, mentre la sorellina è in ospedale, ricoverato per aver ingerito ingenti quantità di acqua salata, ma è fuori pericolo, così come i genitori.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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