Il presidente russo Vladimir Putin è tornato a parlare della fornitura di gas e petrolio, in occasione del suo soggiorno a Vladivostok. Ecco le sue parole:
“La Russia non fornirà più petrolio e gas a quei Paesi occidentali, che imporranno un price cap sull’energia russa. Non consegneremo nulla se è contrario ai nostri interessi, in questo caso economici. Né gas, né petrolio, né carbone. Niente. Forse, dovremmo pensare di limitare l’export di grano e altri alimenti lungo questa rotta (fra l’Ucraina e l’Europa, ndr). Credo proprio che ne parlerò con il presidente turco Erdogan. Dopotutto, siamo stati noi a elaborare il processo di esportazione dei cereali ucraini”.
Poi, aggiunge: “Le sanzioni imposte dai Paesi occidentali alla Russia, costituiscono una minaccia al mondo intero. La pandemia è stata rimpiazzata da nuove sfide globali, che pongono una sfida al mondo intero. Mi riferisco alla frenesia delle sanzioni occidentali, agli aggressivi tentativi dell’Occidente d’imporre un modello di comportamento ad altri Paesi, privandoli di sovranità e soggiogandoli al suo volere. Impossibile isolare la Russia. La Russia non ha perso e non sta perdendo nulla a causa dell’Operazione speciale, ma ha anzi rafforzato la propria sovranità”.
Infine, conclude: “L’economia globale attraversa un periodo difficile, ma la logica della cooperazione vincerà sicuramente. La Russia non ha iniziato le azioni di combattimento in Ucraina, ma sta cercando di mettere fine ad esse, perché è dal 2014 che continuano. Limitare i prezzi del gas russo è un’altra stupidità che non ha futuro. Il mercato europeo delle risorse energetiche era un tempo privilegiato, ora non lo è più. La domanda di risorse energetiche della Cina cresce, e gli accordi energetici con la Russia funzionano”.