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POLITICA

Sindaco Manfredi nomina Maura Striano assessora all’Istruzione del Comune di Napoli

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NAPOLI Con apposito decreto, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha nominato la professoressa Maura Striano come nuovo assessore all’Istruzione del Comune di Napoli. Striano viene dal mondo della scuola: è stata coordinatrice psicopedagogica e insegnante di sostegno, ed ha insegnato nella Casa Circondariale femminile di Pozzuoli e al Convitto Vittorio Emanuele II). Attualmente è Docente ordinaria di Pedagogia generale e sociale presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II nonché dottore di Ricerca in Scienze dell’Educazione (Università di Perugia) e Alumna  Fulbright (Montclair State University).

Una scelta in piena continuità con lo straordinario lavoro svolto da Mia Filippone che ha lasciato un segno indelebile nel campo dell’istruzione e dell’educazione in città: alla professoressa Striano il compito, che saprà assolvere al meglio in virtù della sua esperienza di docente a scuola e poi all’Università, di proseguire lungo il solco tracciato dalla Filippone nei mesi di assessorato comunale”, il commento del sindaco Manfredi.

Ho avuto modo di collaborare con la Filippone in qualità di esperta su alcuni progetti da lei messi in campo e sono consapevole delle sfide che ci attendono a breve nello scenario post-pandemico. Le linee guida, tracciate dal sindaco Manfredi in continuità col passato, saranno tutte orientate a favorire l’inclusione sociale, a ridurre l’evasione scolastica, a realizzare i numerosi progetti finanziati dal Pnrr per efficientare le strutture scolastiche e ridurre i divari sociali e territoriali. Tra le priorità c’è infatti l’applicazione piena e diffusa del Patto educativo sottoscritto dal Comune insieme alla Curia di Napoli e tutti gli altri soggetti istituzionali coinvolti a livello nazionale e locale”, la strategia dell’assessore Striano.

Lungo e articolato il percorso professionale della Striano nel settore dell’educazione con particolare attenzione agli interventi finalizzati all’inclusione sociale. Insegna, infatti, Pedagogia generale nel corso di laurea triennale in Scienze e tecniche psicologiche nel  quale ha inoltre la titolarità del Laboratorio di progettazione e valutazione dell’intervento  educativo nei contesti di devianza e di marginalità. Nell’ambito del corso di laurea magistrale in Coordinamento dei servizi educativi per la prima  infanzia e il disagio sociale insegna Pedagogia della devianza e della marginalità. Dirige inoltre il Centro di Ateneo per l’Inclusione Attiva e Partecipata degli Studenti (SINAPSI) ed è delegata dell’Ateneo Federico II e membro del Comitato Direttivo del Centro di Ricerca Interuniversitario Giovani, Educazione, Orientamento (GEO) per lo studio della condizione  giovanile, dell’organizzazione delle istituzioni educative e dell’orientamento.

POLITICA

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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