Non si placano le polemiche sull’uccisione di Darya Dugina, figlia dell’ideologo di Putin, che secondo Mosca sarebbe stata perpetrata da Kiev.
In particolare, i servizi russi di intelligence, hanno così affermato:
“Il crimine è stato preparato e commesso dai servizi segreti ucraini. L’esecutrice è la cittadina ucraina Natalia Vovk, nata nel 1979, arrivata in Russia il 23 luglio insieme alla figlia Sofia Shaban e uscita dal Paese dalla regione Pskov, da dove ha raggiunto l’Estonia”.
Inoltre, fonti della Polizia affermano che è stato “accertato che la bomba sull’auto di Dugina sia stata innescata a distanza. Presumibilmente, l’auto è stata monitorata e il suo movimento è stato seguito”.