Oltre 40 ettari in fumo, questi all’interno e all’esterno dell’area protetta. È il terribile bilancio dell’incendio che fino a ieri ha devastato l’Oasi Wwf degli Astroni, ad Agnano. Un rogo lungo e drammatico, che ha portato polvere nera e odore di bruciato nelle case di Pozzuoli, Bagnoli, Pianura. Spente le fiamme è adesso caccia ai responsabili. Secondo i responsabili dell’Oasi Wwf, l’incendio è stato “originato da un uso criminale di fuochi pirotecnici”.
Hanno anche postato un video in cui si vede chiaramente il lancio di questi fuochi d’artificio: “Siamo infatti entrati in possesso – spiegano – di un filmato che mostra come il fuoco sia stato originato da una batteria di fuochi d’artificio esplosa da un noto ristorante della zona a pochi metri dal confine della Riserva”.
“Abbiamo sporto denuncia ai carabinieri forestali e stiamo preparando un esposto da presentare alla Procura della Repubblica nella speranza di fare luce sulle responsabilità di questo disastro – aggiungono ancora dall’Oasi – Speriamo che i colpevoli vengano individuati nel più breve tempo possibile”.
Si è trattato, per Luciano Di Tizio, Presidente del Wwf Italia, di “Un episodio gravissimo che ci riporta con la mente alla terribile estate 2017, quando larga parte dell’Oasi è stata ridotta in cenere. Ringrazio il personale dell’Oasi e le squadre antincendio che stanno operando con coraggio e dedizione per salvare un patrimonio inestimabile. Questo evento così drammatico non ci scoraggia ma ci induce a continuare ad operare con maggiore impegno per diffondere la cultura della responsabilità e del rispetto per l’ambiente di cui noi siamo parte integrante. Il Wwf, come sempre, sarà a fianco delle autorità inquirenti offrendo il massimo supporto per l’individuazione dei responsabili”.