Cronaca

Choc a Kabul, ucciso con un drone il leader di Al Qaeda: le ultime

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Choc a Kabul, in Afghanistan, dove nella notte tra il 30 e il 31 luglio scorsi, il leader di Al Qaeda Ayman Al-Zawahri, è stato ucciso mentre era sul balcone di una casa nel centro della capitale. Ad annunciarlo, è stato lo stesso presidente americano Joe Biden, costretto all’isolamento per il Covid-19, con queste serafiche parole:

“Un’operazione di precisione e di assoluto successo, che conferma la determinazione americana contro il terrorismo”.

L’operazione è stata condotta dalla Cia, che grazie all’utilizzo di un drone, ha lanciato due missili Hellfire che dalla Casa Bianca sono giunti direttamente a Kabul. Pertanto, non risultano esserci altre vittime nel raid, poiché la famiglia della vittima è rimasta illesa, nonostante fosse in casa al momento dell’uccisione. Intanto, i talebani condannano l’operazione, ritenendola “una chiara violazione dei principi internazionali e dell’accordo di Doha”, affermando che “queste azioni sono contro gli interessi degli Stati Uniti, dell’Afghanistan e della regione”.

Tale attacco, era stato pianificato da oltre sei mesi, ma solo dal 1 luglio aveva subito un’accelerata, quando Biden ha dato ordine di procedere. Ecco le sue dichiarazioni:

“Non importa quanto tempo serve o dove vi nascondete, se siete una minaccia gli Stati Uniti vi troveranno. Quando ho messo fine alla missione militare americana in Afghanistan, quasi un anno fa, ho deciso che gli Stati Uniti non avevano più bisogno di avere uomini in Afghanistan. In quel momento, ho promesso agli americani che avremmo continuato a condurre efficaci operazioni antiterrorismo in Afghanistan. Lo abbiamo fatto. Non consentiremo all’Afghanistan di diventare un paradiso sicuro per i terroristi”.

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