I resti di un razzo cinese cadranno sulla Terra oggi 30 luglio con un margine di errore di 16 ore. Si tratta dei componenti del razzo cinese Lunga Marcia 5B che era stato lanciato domenica scorsa per portare in orbita un nuovo modulo di laboratorio per una stazione in costruzione e che tornerà quindi di nuovo nell’atmosfera nel fine settimana. È il terzo impatto sulla Terra dopo quelli nel 2020 e nel 2021.
L’area interessata dalla caduta dei detriti spaziali è per ora circoscritta all’Oceano Pacifico settentrionale ma una stima precisa si potrà effettuare solo a poche ora dall’impatto. Il razzo, che pesa 22 tonnellate ed è lungo 30 cm, non di disintegrerà del tutto provocando una pioggia di detriti che dovrebbe cadere su un’area di circa 2.000 km di lunghezza per circa 70 km di larghezza.
“Il 60-70% degli stadi centrali dei razzi lanciati nello spazio sono soggetti a rientro incontrollato, ma di solito si tratta di oggetti molto più piccoli. In questo caso invece si parla di circa 25 tonnellate è l’oggetto più massiccio che può rientrare senza controllo. Normalmente questo stadio così grande non entra in orbita, ma ricade in mare in modo controllato subito dopo il lancio. Questa tipologia di missione, invece, ha richiesto che anche lo stadio principale entrasse in orbita, ponendo quindi il problema di cui si sta discutendo, perché non c’è possibilità di riaccendere i motori per guidare la caduta del razzo. Ed è un problema che si ripresenterà con il lancio del terzo modulo necessario per la costruzione della stazione spaziale cinese Tiangong”.
Dal calcolo, per ora provvisorio, effettuato dall’Aerospace Corporation, il razzo potrebbe cadere anche sul Sud Italia.