NAPOLI – Si susseguono ininterrottamente gli incontri tra i vari partiti ancora alle prese con le alleanze e la formazione delle coalizioni da presentare il prossimo 24 Agosto, termine ultimo per presentare le candidature che dovranno concorrere alle elezioni politiche del 25 settembre prossimo. Questo weekend di pausa e poi da lunedì i componenti delle segreterie nazionali dei vari gruppi politici torneranno ad affollare locali, bar e ristoranti di Roma.
Chi all’opinione pubblica appare con le idee un po’ più chiare sono i partiti di centrodestra che nella riunione tenutasi giovedì scorso a Roma hanno già posto le prime condizioni per un’ipotetica coalizione di centrodestra con tanto di suddivisioni di circoscrizioni e collegi.
La spartizione dei 221 collegi uninominali definita nel vertice di centrodestra prevede, a quanto si apprende, 98 seggi a FdI, 70 alla Lega, 42 a Forza Italia, compreso l’Udc, e 11 a Noi con l’Italia più Coraggio Italia.
Facendo le prime pulci ai partiti del centrodestra sui nostri territori, si può già affermare, senza tema di smentita, che la lotta sarà ardua ancor prima di fare i nomi, visto che da questi numeri si dovrà decidere a quale partito va assegnato ogni singolo collegio uninominale.
La prima battaglia si dovrà consumare su quello di Napoli dove chi gode di maggior consenso attualmente secondo i sondaggi ha solo l’imbarazzo della scelta su chi candidare, infatti Fratelli d’Italia spinge affinché il collegio Campania 1 venga assegnato proprio alla fiamma tricolore per poi decidere, all’interno del partito stesso, quale nome calare sul tavolo delle candidature.
I partiti di centrodestra hanno fissato una data ultima per presentare le candidature e condividerle con i soci di coalizione e sarebbe quella dell’8 Agosto mentre martedì prossimo 2 Agosto ci sarà un’ulteriore riunione a Roma per decidere a chi assegnare i vari collegi. Intanto però è già partito il totonomi.
Su Napoli la partita è aperta all’interno di ogni partito e laddove la dovesse spuntare il partito della Meloni si dovrà decidere su chi puntare per il plurinominale, qui la lotta resta aperta tra Sergio Rastrelli, nome che ad ogni tornata elettorale esce fuori – vedi elezioni amministrative di Napoli, all’inizio era dato come candidato a Sindaco per FdI – e il Consigliere regionale sospeso per effetto della Legge Severino Marco Nonno che già ha incassato il parere favorevole, in merito alla sua situazione giudiziaria, dal guru del Diritto Amministrativo Orazio Abbamonte e immediatamente girato al partito per far valere i suoi diritti di libero cittadino candidabile e compatibile.
Ad insidiare il Collegio di Napoli al partito della Meloni è anche Forza Italia che su Napoli conta tutto su Fulvio Martusciello e Michela Rostan anche se c’è da capire cosa ne vuole fare il partito azzurro di Domenico De Siano. Per quanto riguarda l’uninominale, i berlusconiani non hanno dubbi: è Franco Silvestro il nome più quotato. Il segretario metropolitano dovrebbe conquistarsi una candidatura sia alla Camera dei Deputati che al Senato. E la Lega? La Lega non dovrebbe disdegnare, almeno per questo collegio, di stare a guardare, visto che nella capitale meridionale il carroccio non ha mai attecchito ma laddove si dovesse decidere di regalare il collegio al centrosinistra il nome più quotato per i padani è quello di Valentino Grant europarlamentare e Segretario regionale della Lega.
Una lotta interessante è anche quella che si farà nel collegio metropolitano uninominale a nord di Napoli, ossia quello di Casoria, il Campania 1 – 04 per intenderci. Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo pare che l’uninominale di questo collegio, con molte probabilità verrà assegnato proprio a Fratelli d’Italia e qui la Meloni dovrà sbrogliare una vera e propria matassa visto che i pretendenti abbondano. Questo collegio è sempre stato terreno fertile per Luca Scancariello, fedelissimo e plenipotenziario dell’ex Ministra della Gioventù, ma negli ultimi anni la sua candidatura non viene data così tanto per scontato visto che ad insidiarlo c’è il Presidente del Consiglio di Afragola Biagio Castaldo che allo stato attuale è capogruppo di un folto gruppo di cinque consiglieri ed è molto ben voluto dal quartier generale regionale del partito. Ultimo ma non per ultimo, alla conquista di questa casella, da indiscrezioni, pare ci sia anche Michele Schiano se, una volta derogata la regola interna della non candidatura dei Consiglieri regionali, non dovesse conquistare una candidatura nel plurinominale.
Ovviamente, nulla di certo e certamente – scusate il gioco di parole – Forza Italia non sta a guardare, visto che nella sua ottica di rigenerazione della classe dirigente, anche il partito azzurro, per quanto riguarda questo collegio avrebbe l’imbarazzo della scelta. Il nome che circola insistentemente è quello dell’ex Sindaco di Mugnano di Napoli Gennaro Ruggiero che dovrà vedersela con Michela Rostan che intanto chiede al partito un paracadute sicuro laddove dovesse mancare il bersaglio del plurinominale. Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo pare che in alcune stanze si sia fatto anche il nome del primo eletto alle ultime Amministrative di Sant’Antimo Edoardo D’Antonio che durante l’ultima “crociata” elettorale ha conquistato 1618 preferenze, godendo anche dei consensi dell’elettorato cesariano, visto che l’ex senatore non ha presentato la lista nell’ultima tornata elettorata, ma lo stesso ha smentito sia l’indiscrezione che l’interesse personale davanti ai nostri taccuini, ribadendo il suo legame al proprio territorio e la voglia di risolvere i problemi prossimi dei suoi concittadini.
Ma a nord di Napoli si sa, il centrodestra non ha mai conquistato seggi più di tanto. Il popolo a queste latitudini preferisce i discendenti della vecchia falce e martello e se il centrodestra non approfitta del vuoto uninominale che il PD presenta attualmente su questa zona, piazzando una propria candidatura quanto meno moderata, liberale e meno estremista possibile, rischia seriamente di regalare il collegio al centrosinistra anche con un nome vuoto di contenuti e popolarità.