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AFRAGOLA. Non passa la mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio. Castaldo resta al suo posto.

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AFRAGOLA – Si è appena conclusa la votazione in Consiglio Comunale sulla sfiducia al Presidente del Consiglio Biagio Castaldo.

Risultato non tanto scontato, visto che le fibrillazioni in maggioranza non erano poche e proprio da esse ne è scaturita la mozione di sfiducia.

Quattordici contro dodici il risultato della votazione fa si che Biagio Castaldo possa continuare ad indossare la sua tanto “amata” fascia giallorossa. I conti, come già detto non erano scontati.

Chi ha presentato la sfiducia contava sui voti dei dissidenti Raffaele Iazzetta, Giuseppe Migliore e Benito Zanfardino ’86 che insieme alle vicissitudini, anche personali, patite nei confronti del Presidente del Consiglio e del dominus indiscusso da parte di Arcangelo Ausanio, Antonio Lanzano e ultimo ma non per ultimo Giuseppe Affinito – reduce da dimissioni presentate da Presidente della Seconda Commissione “Bilancio – Programmazione – Finanze – Patrimonio” proprio per un diverbio avuto con il Presidente del Consiglio perché accusato di essere troppo autarchico sulle distribuzioni dei temi da discutere nelle commissioni – si poteva sperava in altro risultato.

Una vittoria risicata quella del leader di Fratelli d’Italia cittadino visto che nei quattordici voti è compreso il suo di voto più quello del Sindaco, quest’ultimo scontato visto che doveva essere la sua maggioranza a dover dimostrare di essere compatta.

Il dato politico che esce fuori è comunque allarmante visto che ogni votazione, per i consiglieri afragolesi, rappresenta sempre una nuova trattativa, un nuovo accordo, un continuo accreditarsi l’alzata di mano e lo dimostra molto esplicitamente il comportamento di Giuseppe Affinito che prima, insieme all’opposizione, solleva un caso Castaldo e poi vota a favore.

Una cosa è certa nell’Amministrazione Pannone a regnare è sempre l’incoerenza.

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