L’Associazione giovanile ‘Reset Calvizzano’, è intervenuta tramite un comunicato circa la questione ‘Polo della Socialità e della Cultura’, presso l’edificio ex Ipab.
Ecco il comunicato:
“Sia il polo che la Caserma dei Carabinieri, quest’ultima attualmente ubicata in un immobile in scadenza convenzionale, restano due nodi importanti da sciogliere per l’Amministrazione Pirozzi, ma che l’una soluzione non debba essere discriminante per l’altra. Il Finanziamento approvato dal Ministero dell’Interno del 6 marzo 2019, parla chiaro. La ristrutturazione dell’edificio ex Ipab è legato all’ubicazione di un polo culturale. È stato riconosciuto ed approvato secondo quella destinazione d’uso, e una richiesta di cambio o modifica all’intero progetto, non farebbe altro che allungare i tempi di consegna alla popolazione, fermo restando che priverebbe la stessa di un polo sociale e aggregante come quello menzionato nel progetto originario”.
Poi, prosegue: “Se solo si pensi anche alla Comunità cattolica con la Parrocchia di San Giacomo Apostolo che, sul territorio, si mobilita per numerose iniziative, potrebbe usufruire di questo servizio pubblico per incentivare e rinfoltire il proprio programma annuale di eventi, si può immaginare che danno sociale e culturale potrebbe avere l’intera cittadinanza se l’Amministrazione Pirozzi, scegliesse di ubicare la Caserma nell’ex Ipab. Una buona amministrazione, è quella in grado di garantire alla cittadinanza qualsiasi tipo di servizio e di risolvere i problemi che si presentano sul territorio. Non certo quella che trova la soluzione più facile, basata su semplici priorità soggettive”.
Infine, conclude: “In tal caso, il nostro gruppo consiliare, comunica di essere in linea con quanto denunciato dal “Movimento Futura” all’interno della propria petizione popolare, dove si chiede di non modificare, alterare o cambiare la destinazione d’uso dell’edificio Ex Ipab e di trovare soluzioni alternative alla nuova ubicazione della Caserma dei Carabinieri”.