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De Luca: “Mettete la mascherina, se rompete le righe nuove chiusure”

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Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della consueta diretta del venerdì, ha invitato i cittadini a mantenere comportamenti prudenti, in particolare indossando la mascherina.

Dopo aver fatto il punto sulla campagna vaccinale dedicata alla quarta dose, il governatore ha detto: “Indossiamo la mascherina. Questa è un’altra ‘scienziateria’ del Ministero della Salute. Ne raccomanda l’uso, ma che significa? Niente. Vi ricordo che su treni, aerei, traghetti è obbligatoria. Nei luoghi al chiuso deve essere obbligatoria e anche nei luoghi di assembramento, aperti o chiusi”.

“Tra l’altro anche quando è obbligatoria non è che hai un carabiniere ad ogni angolo di strada quindi tutto dipende sempre dal senso di responsabilità del singolo. Intanto, però, diamo informazioni chiare e univoche. O sì o no. In Campania dobbiamo essere più prudenti di tutte le altre Regioni. Ad oggi grazie ad un atteggiamento di rigore siamo la regione che ha avuto il numero più basso di persone decedute per covid. Un po’ di sacrificio e di fastidio ma siccome non possiamo richiudere l’Italia qualche elemento di prudenza dobbiamo averlo”.

“Se vogliamo essere scapigliati e rompere le righe a settembre e ottobre richiudiamo tutto. Questo è un messaggio chiaro e semplice. Quindi uso della mascherina sempre tranne che se si passeggia da soli o si sta a casa in famiglia. Se ci sono assembramenti anche in strada indossatela. Facciamo gli eventi, andate a divertirvi ma mettiamo questa maledetta mascherina, per la vostra tutela e per evitare problemi a settembre in vista del nuovo anno scolastico”.

“Noi avremo presumibilmente una riduzione del contagio per fine luglio. Già oggi almeno un dato positivo lo registriamo: abbiamo un grande afflusso negli ospedali di pazienti covid ma nelle terapie intensive siamo a livelli assolutamente gestibili. Siamo al 4% di occupazione in terapia intensiva”.

“Questo dato è enormemente positivo, vuol dire che non abbiamo fenomeni gravi però dobbiamo stare attenti perché quando i numeri arrivano a 100 mila cominciano a diventare seri ed io vi ringrazio per la collaborazione che vorrete darci che è nel vostro interesse e quello delle vostre famiglie” – ha concluso.

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