Lutto nel mondo del giornalismo, per la scomparsa di Eugenio Scalfari, fondatore di Repubblica e L’Espresso, morto a 98 anni. L’uomo, si può tranquillamente considerare come il primo direttore-manager dell’editoria italiana, capace di lasciare un’impronta indelebile.
A ricordarlo, anche il presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha così dichiarato:
“La scomparsa di Eugenio Scalfari, lascia un vuoto incolmabile nella vita pubblica del nostro Paese. Fondatore de L’Espresso e de La Repubblica, che ha diretto per vent’anni, Scalfari è stato assoluto protagonista della storia del giornalismo nell’Italia del dopoguerra. La chiarezza della sua prosa, la profondità delle sue analisi, il coraggio delle sue idee, hanno accompagnato gli italiani per oltre settant’anni e hanno reso i suoi editoriali una lettura fondamentale per chiunque volesse comprendere la politica, l’economia”.
Ecco invece il ricordo di Silvio Berlusconi, che si è così espresso su Twitter:
“Eugenio Scalfari è stato una figura di riferimento per i miei avversari in politica. Oggi, però, non posso non riconoscergli di essere stato un grande direttore e giornalista, che ho sempre apprezzato per la dedizione e la passione per il suo lavoro”.