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Politica

Draghi incontra i sindacati a Palazzo Chigi, la Cisl dichiara: “Prima dell’estate decreto per redditi e famiglie”

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Durato circa un’ora e mezza l’incontro, andato in scena a Palazzo Chigi, tra il premier Mario Draghi e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, nel quale hanno affrontato i temi del lavoro e del welfare.

Inoltre, erano presenti all’incontro quattro ministri, il titolare del Lavoro Andrea Orlando, quello dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, della PA Renato Brunetta e delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli. Assente invece, il Ministro dell’Economia Daniele Franco, che si trova a Bruxelles.

In particolare, il leader della Cisl Luigi Sbarra, ha così dichiarato:

“Il governo si è impegnato ad un confronto strutturato e permanente con le parti sociali. Un incontro positivo, potenzialmente decisivo. Il Governo ha condiviso la nostra impostazione, anche per governare le emergenze. Il governo conta di deliberare prima della pausa estiva per salari, pensioni e reddito delle famiglie. Un nuovo decreto a sostegno di salari, pensioni e famiglie. Il prossimo incontro tra il governo e i sindacati, dovrebbe avere luogo tra il 26 ed il 27 luglio. Il governo non esclude di lavorare su un nuovo patto sociale, che guardi ai fondi del PNRR, sulla politica industriale e ambientale”.

A tal proposito, si è pronunciato anche il leader della Cgil Maurizio Landini:

“Numeri non ci sono stati fatti. Ci si è fermati a temi come la difesa del potere d’acquisto, la precarietà, il salario minimo. Al momento non abbiamo risposte. Ad oggi, risultati non ce ne sono. Abbiamo ribadito che dobbiamo agire e non possiamo aspettare la legge di bilancio. Sul piano del metodo c’è una novità, non su quello dei contenuti”.

Poi, il presidente della regione Liguria, nonché leader d’Italia al Centro Giovanni Toti, ha così dichiarato:

“Non è possibile immaginare la fine del Governo Draghi con la guerra alle porte, le aziende che chiudono per la crisi energetica, le bollette delle famiglie che stanno falcidiando il potere d’acquisto, un’inflazione all’8% e le gigantesche opportunità del PNRR da cogliere. Solo un movimento d’irresponsabili, può pensare che per il proprio piccolo tornaconto di bottega, si possa far saltare uno sforzo generale del Paese. Mi auguro che oggi, nel confronto con sindacati e mondo datoriale, il Governo abbia risposte serie e concrete da dare. ll Governo deve andare avanti con o senza il M5S. Basta parlare di verifiche e riti del passato, se c’è bisogno siamo tutti disponibili a dare una mano al Governo, senza chiedere nulla in cambio”.

Infine, ha lasciato un commento anche Stefano Patuanelli, Ministro delle Politiche Agricole:

“Penso che sarò Ministro stasera, ma anche domani e dopodomani. Penso che il dibattito politico, in questo momento sia un teatrino, lo chiamerei così. Mi interessa molto di più capire come garantire i diritti ai lavoratori e lavoratrici, e come vogliamo affrontare il tema dell’aumento dei costi e dell’inflazione. Servono strumenti straordinari, per il momento straordinario che stiamo vivendo. Per questo, alle 11, sarò a Palazzo Chigi”.

POLITICA

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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