Cultura e spettacolo

Gigi D’Alessio per i bimbi malati ucraini: durante il suo concerto raccolti 100 mila euro

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Centomila euro, la cifra raccolta da Gigi d’Alessio durante il suo concerto che si è tenuto in Piazza del Plebiscito a Napoli.

Durante la diretta più volte era stato ribadito il numero a cui inviare dei soldi per aiutare i bambini ucraini malati che dovevano essere curati grazie ad un corridoio umanitario attivato dall’Ospedale Santobono. A comunicarlo è la struttura pediatrica con un post sui social:

Finalmente abbiamo ricevuto il report di tutti gli operatori telefonici e il “nostro” MERAVIGLIOSO Gigi D’Alessio ha raccolto, in UNA SOLA, MAGICA SERATA l’incredibile somma di €.100,000 per l’accoglienza dei bambini ucraini con patologie gravi provenienti dai luoghi di guerra! Una somma importantissima che ci consentirà di accogliere moltissimi bambini in cerca di cure e di salvezza. Bambini innocenti costretti a dover fuggire dalla propria casa solo per potersi curare! Mamme coraggiose e disperate con un solo, straziante desiderio: SALVARE LA VITA AL PROPRIO BAMBINO. Perché la guerra nega il diritto alla vita persino a bambini colpevoli solo di essere nati nel luogo sbagliato del mondo!

Gigi d’Alessio, sempre sensibile alla sofferenza dei bambini, durante il concerto per celebrare i suoi 30 anni di carriera ha smosso i cuori e le coscienze di tutti coloro che ascoltavano le sue bellissime canzoni e, in una meravigliosa e commovente gara di solidarietà, siamo arrivati a questo stupefacente risultato!!! GRAZIE GIGI, a nome dei tanti bambini e delle loro mamme che, grazie a te, potranno esercitare il più elementare dei diritti: il diritto alla cura! Grazie a tutti coloro che hanno formulato il 45592 dando il proprio, importantissimo contributo! Grazie a Rai1 per aver subito sposato il progetto di solidarietà di Gigi; e infine grazie a tutti gli operatori telefonici per averci supportato in questa campagna di raccolta fondi. Scorrete per vedere alcuni dei bambini che hanno già potuto usufruire della nostra accoglienza e delle cure dell’ospedale“.

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