Per far fronte all’emergenza gas, in caso di interruzione dei flussi dalla Russia, il Governo sta valutando l’adozione di un piano che potrebbe scattare il prossimo inverno e che punta a regolare il consumo dell’energia elettrica su più fronti: dalle abitazioni ai negozi fino a comprendere l’illuminazione pubblica.
Per quanto riguarda i cambiamenti si pensa ad una serie di limitazioni sull’utilizzo di climatizzatori e riscaldamenti. L’idea è quella di introdurre un abbassamento di circa due gradi: 19 per i termosifoni e non meno di 27 per i condizionatori estivi. Non è esclusa nemmeno la riduzione dell’orario di accensione degli impianti con un possibile “coprifuoco” serale per l’illuminazione residenziale.
Si prevedono tagli anche per l’illuminazione pubblica, probabilmente ridotta fino al 40%, e gli esercizi commerciali. Nello specifico gli uffici pubblici potrebbero osservare orari ridotti, chiudendo alle 17:30, mentre i negozi dovrebbero restare aperti soltanto fino alle 19:00. Quanto ai locali come bar e ristoranti l’orario di chiusura dovrebbe essere fissato alle 23:00.
Saranno coinvolte anche le imprese cittadine, chiamate a ridurre i consumi in maniera graduale a partire da quelle più energivore. Si tratta di misure che andrebbero adottate soltanto in caso di estrema necessità per consentire un considerevole risparmio di gas in caso di possibili interruzioni dei flussi da parte della Russia.