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POLITICA

De Luca sull’ondata covid: “Posti letto occupati negli ospedali”

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Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine del suo intervento al Campus di Fisciano, con la stampa ha fatto il punto sulla situazione covid.

Ecco le sue parole: “Credo di aver messo in guardia da settimane contro il pericolo di un rilassamento. Ieri abbiamo avuto dati preoccupanti in Italia, pesanti anche nelle diverse Regioni. Avremo un’ennesima riunione con i direttori generali venerdì, quindi cerchiamo come sempre di seguire quotidianamente l’evoluzione del contagio”.

“Abbiamo i posti letto covid già occupati tutti quanti quindi probabilmente dovremo chiudere qualche altro reparto per aprire posti letto. Fortunatamente sulle terapie intensive reggiamo, siamo al 5% di occupazione. E’ chiaro che quando abbiamo numeri come questi, cioè decine di migliaia di positivi, per ragioni statistiche dovremo fare i conti con qualche problema serio”.

“E’ vero che il 90% dei positivi è asintomatico o ha sintomi lievi ma è assolutamente irresponsabile diffondere l’idea che sia il covid una specie di raffreddore che passa perché non è così. A 9 su 10 capita di avere il raffreddore e il mal di gola poi hai un altro 10% con febbre altissima, dolori e che richiede il ricovero in ospedale”.

“Noi valutiamo che i positivi reali siano almeno il doppio di quello che registriamo. Questo è un altro elemento per cui ho insistito in queste settimane sull’uso della mascherina. E’ l’unico strumento che abbiamo di protezione. Un po’ di fastidio, mi rendo conto che siamo in estate però questo rompete le righe non va bene perché rischiamo di avere davvero problemi seri”.

“Nessuna drammatizzazione per l’amor di Dio però i numeri sono quelli che sono. Quando arriviamo ad avere 10/15 volte più positivi rispetto allo scorso anno è evidente che i problemi cominciano a diventare seri. Bisogna essere responsabili e indossare la mascherina anche all’aperto perché nessuno è in grado di sapere se ci sono positivi in circolazione”.

“Stiamo facendo di tutto per essere pronti ad affrontare anche questa ondata, daremo ancora una volta sicurezza ai nostri concittadini. Saremo pronti ad essere la prima Regione d’Italia dal punto di vista dell’organizzazione. Contiamo sul senso di responsabilità dei cittadini” – ha concluso.

Passando al futuro del Paese ha detto: “Io credo che le democrazie siano entrate in una fase delicata. Ci siamo abituati a considerare i sistemi democratici come un dato acquisito nella vita dei Paesi occidentali ma non è così. Le democrazie reggono se hanno legittimazione nei confronti dei cittadini e se producono risultati. Se producono solo chiacchiere, come capita in Italia, si determinano problemi seri di crisi dei regimi democratici. Le democrazie devono rinnovarsi, dobbiamo prosciugare la palude burocratica che soffoca l’Italia. Questo è un Paese nel quale la trasformazione urbana, la creazione di un’impresa, la realizzazione di un’idea di un giovane creativo sono punti quasi impossibili”.

“Poi ci sono alcune questioni di principio che vanno difese ma una in particolare che è il rapporto fra libertà e responsabilità. Questo vale per i social, dove si è diffusa l’abitudine secondo la quale ognuno può dire quello che vuole senza mettere il suo nome sotto le cose che dice e non va bene. Questa non è democrazia, è anarchia. Così come nel campo della giustizia occorre affermare nei confronti di tutti il rapporto fra autonomia, libertà e responsabilità. Questo rapporto è saltato in larga misura ma dobbiamo ripristinarlo”.

POLITICA

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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