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POLITICA

La proposta di De Luca: molestia come reato di stupro

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Consueta conferenza del venerdì con il governatore Vincenzo De Luca che ha parlato del sensibile aumento di contagi covid delle ultime settimane, anche a causa del diffondersi di nuove varianti Omicron.

Stiamo assistendo ormai da settimane a episodi di violenza di donne, di mamme che uccidono le figlie, a donne uccise. Sono episodi che colpiscono la nostra sensibilità, che sconvolgono e ci appaiono inspiegabili. A volte frutto di pazzia, follia, cinismo portato alle estreme conseguenze. C’è un primo tema che riguarda la protezione delle donne che segnalano problemi di minacce, intimidazioni, molto spesso legate a separazioni legali. Sono donne che vivono condizioni di totale solitudine pure avendo segnalato il pericolo, occorre fare di più e molta più attenzione da parte delle magistrature e delle forze dell’ordine. Tanti anni fa Teresa Buonocore ha vissuto una tragedia analoga, minacciata, aveva segnalato le minacce e la paura che aveva e non era stata tutelata. Oggi abbiamo alcune esplosioni di violenza che riguardano quartieri spesso con presenza di extracomunitari, occupazioni abusive di alloggi popolari, baby gang che si stanno diffondendo in maniera impressionante e rischiano di diventare espressioni di una nuova identità giovanile distorta e malata. Credo si debba valutare sull’età di chi può essere condannato.

Quello che mi colpisce sono gli episodi di violenza nei confronti di ragazze che più di una volta vengono assediate da bande di ragazzi, delinquenti, che vengono molestate e non possono tornare a casa di notte. Che su un treno vengono circondate da queste bande, sono episodi che mi fanno venire il sangue agli occhi. Credo sia necessaria una misura legislativa, occorrono misure dure e repressive, pesanti”.

Il governatore De Luca vuole inasprire le misure ed estendere il reato di stupro:

“Credo che sia arrivato il momento di equiparare gli episodi di molestia sessuale e assedio da parte di bandi a ragazze indifese al reato di stupro. Occorre avere pene pesanti, procedere per direttissima. Non è tollerabile in un paese civile che una ragazza non possa tornare di notte in piena serenità, non è tollerabile che i genitori debbano passare la notte ad aspettare la figlia che torni dopo essere andata ad una festa o in un ristorante con amiche. Bisogna far capire a tutti che chi si rende responsabile di questi comportamenti deve pagare in maniera pesante e immediatamente. Avverto ormai in maniera pressante e con angoscia questo problema soprattutto per la tutela della loro serenità. Questa è vera e propria violenza. Spero che il governo voglia raccogliere la preoccupazione che c’è in ogni famiglia a introdurre nuove leggi, pesanti e rigorose per stroncare questo fenomeno. Senza tolleranza e socioligismi, i ragazzi oggi a 16 anni sanno quello che è bene e male“.

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Politica

Dazi, Meloni: “Nessun allarmismo. Ragionare sulla sospensione del Green Deal per l’automotive”

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“Sono ovviamente preoccupata, è un problema che va risolto. Non ne farei la catastrofe che sto ascoltando in questi giorni che mi preoccupa paradossalmente più del fatto in sé. Parliamo di un mercato importante, quello Usa, che vale circa il 10% della nostra esportazione. Non smetteremo di esportare negli Usa, ma attenzione all’allarmismo che sto vedendo in queste ore”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni a margine della visita sull’Amerigo Vespucci a Ortona.   

“Il governo è al lavoro, sta facendo uno studio sull’impatto settore per settore, vedrà la settimana prossima i rappresentanti di tutte le categorie produttive per confrontare le nostre valutazioni con le loro. Ragioniamo insieme per capire quali possano essere le soluzioni, a livello italiano, europeo e in una trattativa che va aperta con gli Stati Uniti per cercare soluzioni e arrivare a rimuovere tutti i dazi e non a moltiplicarli”, ha aggiunto.

“In questo momento – ha detto – possiamo fare intanto alcune cose a livello europeo che sono importanti. Forse dovremo ragionare di sospendere le norme sul Green Deal in tema di automotive, settore colpito dai dazi”, ha concluso.

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POLITICA

L’ex Assessore Raffaele De Luca: “Pronto a sostenere l’On. Cirielli alla presidenza della Regione Campania”

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“Sono consapevole che parlare di politica in questo periodo è difficile in città, ma sono sicuro che Scafati sarà protagonista alle prossime elezioni regionali, sono alcuni mesi che lavoro per creare un gruppo a sostegno del candidato alla presidenza Regionale, e di un nome per la quota Rosa per il Consiglio.


Il centrodestra campano è unito sul nome dell’ On. Cirielli, candidato perfetto per la presidenza, politico di alto spessore e di grande affidabilità.
Pronto a sostenere un nome per la quota Rosa, una candidata del territorio e perché no di Scafati sarebbe il giusto binomio per il nostro sostegno elettorale.

Sono alcuni mesi che adopero le mie forze per creare un gruppo che sostenga il candidato alla Presidenza regionale e una candidata per la Quota rosa per il Consiglio. Il Centrodestra campano è unito nell’appoggio all’ On. Cirielli, candidato perfetto per tale incarico, essendo politico di alto spessore, di integralità e di grande affidabilità. Uguale supporto sarebbe offerto a chi volesse candidarsi per la Quota rosa, in modo da garantire la parità di genere. Sarebbe auspicabile che tra la rosa dei nomi, risaltasse un nominativo scafatese.
Sarebbe il giusto binomio per il nostro sostegno elettorale”.

Le parole dell’ex Assessore Raffaele De Luca.

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Politica

Ddl Sicurezza, protesta alla Federico II di Napoli

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No al Ddl paura. Cosi è stato ribattezzato il decreto sicurezza 1660 dagli studenti napoletani che lo hanno anche scritto su uno striscione esposto alla facoltà di lettere della Federico II.

Oltre allo striscione gli studenti hanno anche affisso numerose locandine con la scritta «I servizi segreti ci stanno spiando» con il disegno stilizzato dell’ occhio del Grande fratello di Orwell.

Questa iniziativa – hanno spiegato i promotori della protesta – è stata organizzata dalla rete A pieno regime – no Ddl Sicurezza in previsione della mobilitazione per il 15 e 16 aprile, giorni in cui probabilmente il 1660, il Decreto paura, verrà votato».


(fonte: ilmattino.it)

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