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Scandalo a Pozzuoli, l’ex sindaco Figliolia dichiara: “Mi scuso con la mia famiglia, provo un profondo rammarico”

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L’ex sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, accusato di concedere buoni spesa ad una signora in stato d’indigenza, in cambio di prestazioni sessuali, ha voluto così replicare:

“Non posso che esprimere il mio profondo rammarico, per la pubblicazione sui principali quotidiani di una vicenda strettamente personale che, evidentemente, avrebbe dovuto rimanere riservata in ambito processuale, le cui connotazioni di illeceità non riesco davvero a comprendere. Il mio rammarico è poca cosa rispetto alla sofferenza che provo, perché consapevole che quanto accaduto ha profondamente ed ingiustamente ferito la dignità dei miei figli, di mia moglie e della mia anziana madre, che da sempre sono stati costretti condividere e, spesso a subire, il mio sconfinato amore per la città dove sono nato”.

Poi, continua:Amore che, purtroppo, non mi ha consentito di essere un padre presente e un marito premuroso. A prescindere da ogni considerazione sulla veridicità dei fatti pubblicati, a loro chiedo umilmente perdono. Un pensiero va anche a coloro con i quali ho condiviso l’amore per Pozzuoli i quali, pur nella consapevolezza delle difficoltà determinatesi a seguito delle perquisizioni di aprile, hanno comunque deciso di darmi fiducia e di partecipare con me alla campagna per l’elezione del sindaco di Pozzuoli. Anche a loro, sento il dovere di chiedere scusa, nella speranza che tale vicenda non abbia alcuna ripercussione sulla scelta che i cittadini, saranno chiamati a fare il prossimo 26 giugno”.

Infine, conclude: “Spero solo, che non debba aspettare oltre dieci anni per provare la mia innocenza, come è già avvenuto in relazione alla vicenda relativa al mercato ittico. Procedimento all’esito del quale, come è noto, la Corte d’Appello di Napoli non solo riconobbe la mia estraneità, ma sottolineò l’utilità della mia iniziativa amministrativa, diretta a risolvere le problematiche per le quali ero stato imputato”.

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