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Pozzuoli, il PM accusa il sindaco Figliolia: sesso in cambio di buoni spesa

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Il sindaco uscente di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, è indagato dalla Procura di Napoli: secondo gli inquirenti avrebbe concesso dei buoni spesa in cambio di prestazioni sessuali durante il periodo della pandemia da Covid-19.

Nel mese di aprile erano state disposte delle perquisizioni perché Figliolia risulta indagato per concussione e peculato in merito a presunti appalti non regolari sul rilancio turistico del Rione Terra. I pubblici ministeri, Stefano Capuano e Immacolata Sica, su questa vicenda hanno deciso di aprire un fascicolo investigativo separato che riguarda proprio la concessione di quei buoni spesa.

Secondo l’accusa il sindaco uscente avrebbe consegnato ad una donna di circa 40 anni, già percettrice del reddito di cittadinanza e in difficoltà economiche, dei buoni spesa in cambio di prestazioni sessuali. Il fatto si sarebbe ripetuto tre volte e durante la fase più grave della pandemia. I rapporti sarebbero stati consumati all’interno del suo ufficio in Comune. Questo impianto accusatorio è stato con forza respinto della difesa di Vincenzo Figliolia, il quale però al momento non ha ancora commentato in via ufficiale.

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