AFRAGOLA – Stamattina nell’aula consiliare di Palazzo Moriani si è svolto il Consiglio Comunale che tra i punti all’ordine del giorno presentava l’Approvazione del Rendiconto di gestione anno 2021 e la presa d’atto dello stato di dissesto finanziario e formale ed esplicita dichiarazione di dissesto del Comune di Afragola.
Il primo punto, già si sapeva, oggi doveva rappresentare un banco di prova per l’Amministrazione Pannone viste le vicissitudini e le fibrillazioni in maggioranza innescate dall’ex Senatore Nespoli nel momento in cui ha redatto il suo articolo sul giornalino di paese di proprietà dell’ex senatore.
Ovviamente nessuno ha mai creduto alle conseguenze dei mal di pancia di chi magari lamentava qualcosina per poter alzare il prezzo del proprio voto in aula. Infatti in uno dei miei editoriali ho parlato di scarsa qualità umana e politica di alcuni consiglieri ma tra tutti i nomi fatti nello scorso editoriale (leggi qui) solo tre hanno avuto il coraggio e la determinazione di far conseguire i fatti alle proprie azioni, ossia i consiglieri Benito Zanfardino e Giuseppe Migliore di “Pensiero Comune” e Raffaele Iazzetta di “Afra-Vola”.
Infatti la prima proposta in aula avanzata dal Consigliere Affinito, ovvero quella di legare Dibattito ed Approvazione del Rendiconto sotto un’unica votazione viene respinta proprio perché per la prima volta nella storia dell’Amministrazione Pannone la maggioranza va sotto con i numeri, visto che il trio Zanfardino-Migliore-Iazzetta vota contro la proposta.
Da parte dei dissidenti un chiaro segnale di dissenso viste le numerose mortificazioni ricevute da chi muove i fili del gioco e che molto probabilmente si incontreranno sempre più spesso sullo stesso terreno di battaglia a lottare fianco a fianco per denunciare quanto quest’amministrazione stia vessando il proprio elettorato.
Alla fine della fiera il rendiconto passa con 13 voti favorevole e 12 assenze. L’opposizione tutta, compresi i tre dissidenti, si assenta dall’aula facendo in modo che il Sindaco Pannone si voti il rendiconto da solo.
Numeri risicati per Pannone da oggi in poi. I suoi sforzi di ricucire lo strappo senza presentare proposte ai dissidenti, visto che non si trova nella posizione di poter proporre senza il consenso assenso del dominus indiscusso, non ha portato i suoi frutti e come volevasi dimostrare il gruppo “Pensiero Comune” è rimasto in linea col documento redatto pochi giorni fa.
Chi invece ha rappresentato il vero ago della bilancia che ha pesato verso l’approvazione del Rendiconto di bilancio è proprio chi fino a ieri si è interfacciato con imprenditori definiti “ragazzotti megalomani” denunciando tutto il loro dissenso e i loro mal di pancia nei confronti del Sindaco e dei suoi confederati, chiedendo e ottenendo supporto politico e ideologico, salvo poi votare a favore del Rendiconto e obbedendo agli ordini di scuderia impartiti da via Oberdan.
Forse ha ragione un mio amico fraterno: Questa città non si emenderà mai.