NAPOLI – Il Comune di Napoli dà vita a “Napoli Città della musica“, progetto di lungo termine che punta a mettere a sistema, a valorizzare e a internazionalizzare la creatività musicale partenopea per far business e impresa. Per farlo è stato istituito, presso Palazzo Cavalcanti, l’ufficio musica, una sorta di Napoli Music Commission.
Attraverso il progetto saranno avviate azioni di coordinamento con le imprese e le istituzioni culturali per la costruzione di un network fra professionisti del settore musicale; attività di sostegno alla produzione locale, erogazione di contributi diretti al comparto e creazione, gestione e implementazione della Napoli Music Data (banca dati degli operatori locali); organizzazione di eventi di promozione del settore musicale e gestione delle attività connesse alla partecipazione a fiere ed eventi nazionali e internazionali; progettazione di attività per implementare il turismo musicale e l’individuazione di nuovi spazi per la produzione di musica.
“Con questo progetto vogliamo mettere la musica al centro della città trasformando la capacità creativa in crescita economica, culturale e occasione di inclusione sociale”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in video collegamento perché positivo al covid, in occasione della presentazione del progetto ‘Napoli Città della musica’ definito ”molto ambizioso”. ”Partiamo dalle nostre grandi eccellenze quali sono il San Carlo e il Conservatorio di San Pietro a Majella ma questo progetto significa da un lato avere la capacità di essere trasversali e dunque declinare la musica con l’ambiente, con l’inclusione, utilizzare la musica come sistema d’integrazione multiculturale con le tante comunità che vivono in città e dall’altro avere la capacità di realizzare e portare grandi eventi musicali e di costruire anche eventi dal basso, di promuovere la creatività dei nostri giovani.
Con Napoli Città della musica, l’amministrazione punta a fare avere alla città ”una maggiore centralità nella produzione e nella crescita economica legata alla musica. È stato già fatto un lavoro importante con l’ufficio cinema che valorizzeremo ancora di più e ora l’ufficio musica seguirà la stessa strada. Ogni evento sarà il mattone per costruire una casa che resti nel tempo e che ci consenta di fare di Napoli la capitale della musica non solo per le sue radici, ma anche per capacità di attrazione e di trasformazione di un’identità in economia”.