Alessandra Clemente, consigliera del comune di Napoli, ha parlato della dismissione dell’ospedale Loreto Mare, destinato ad un inevitabile ridimensionamento. Ecco le sue dichiarazioni:
“Nel giorno in cui viene annunciata l’imminente ripresa delle attività dell’ospedale Loreto Mare, per mesi adibito a Covid center, è una beffa leggere che questo fondamentale presidio ospedaliero, che contava oltre 70mila accessi all’anno, verrà fortemente ridimensionato, perdendo la sua funzione di soccorso all’emergenza”.
Poi, aggiunge: “Altrettanto grave è che con una manovra amministrativa, si tradisca il piano ospedaliero del 2018, che proprio all’emergenza votava la finalità dell’azione del Loreto Mare. Così si condanna definitivamente all’irrilevanza questo storico presidio, recando un danno inimmaginabile alla popolazione e al sistema ospedaliero della città, che già attraversa una crisi senza precedenti, e che ha il suo sintomo più evidente nella disastrosa gestione dei pronto soccorsi”.
Poi, prosegue: “Per cercare di porre un freno a questa insopportabile deriva, poche settimane fa abbiamo depositato in Consiglio comunale un ordine del giorno, che tendeva a impegnare l’amministrazione cittadina a richiedere alla Giunta Regionale della Campania, di non distogliere nei prossimi anni le sedi socio sanitarie dedicate al territorio della città di Napoli”.
Infine, conclude: “Oggi invece, assistiamo all’ulteriore dismissione messa in atto dal governo regionale, colpevole di aver condannato la popolazione della Campania ad essere l’ultima per aspettativa di vita rispetto alle altre regioni d’Italia, come dimostrato dal recente rapporto Bes redatto dall’Istat. Non basta lo scandalo nazionale del Pronto Soccorso del Cardarelli, sommerso di barelle e privo di personale che assista i malati: la gestione della Sanità peggiora sempre di più e farne le spese sulla propria pelle, sono come sempre i cittadini”.