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POLITICA

De Luca sulla guerra: “Pesanti problemi a fine estate”

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Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in diretta facebook, è tornato a parlare della guerra in Ucraina annunciando pesanti problemi da affrontare già verso la fine dell’estate.

“La situazione economica che stiamo vivendo era già cominciata in buona parte prima della guerra in Ucraina. Il conflitto sta drammatizzando tutto accentuando i problemi e se questa guerra si prolunga per altri mesi noi arriveremo ad una stagione autunnale molto pesante per il mondo del lavoro e per le nostre economie”.

“Credo che neanche in Occidente abbiano valutato fino in fondo le conseguenze del protrarsi della guerra in Ucraina. Ho la sensazione che su questo piano l’Occidente si sia chiuso in un vicolo cieco dal quale non riesce ad uscire. Non mi pare di trovare da nessuna parte qualcuno che si domandi quale sia l’obiettivo da perseguire oggi”.

“Abbiamo fatto bene a mettere l’Ucraina in condizione di difendersi anche se il fiume di armi era arrivato già da 4 o 5 anni. Comunque sia bisognava garantire la difesa dell’Ucraina. Abbiamo fatto male a non lavorare in precedenza per chiedere all’Ucraina di rispettare gli accordi di Minsk sulle minoranze etniche”.

“Se l’obiettivo è quello di far continuare la guerra all’infinito, creando quasi un nuovo Afghanistan, dobbiamo sapere che da fine estate o inizio autunno noi in Occidente cominceremo ad avere problemi pesanti dal punto di vista dell’economia, della tenuta del mondo del lavoro per l’aumento dei prezzi e la crisi verso cui può arrivare non solo il comparto dei servizi della distribuzione, del trasporto o alimentare ma anche quello industriale”.

“Dovremmo fare di tutto per spingere in direzione di un accordo, avremmo dovuto farlo cinque mesi fa. Oggi c’è da sperare che una volta completata l’occupazione del Donbass da parte della Russia si creino le condizioni per un cessate il fuoco così da avviare una trattativa diplomatica che non potrà non prevedere cessioni territoriali dell’Ucraina alla Russia. Queste cessioni territoriali ci sono già state in Europa”.

Quanto alla posizione assunta dal Governo italiano ha detto: “Siamo stati talmente bravi in Occidente a trasformare una guerra civile in Ucraina in una guerra quasi mondiale. Mi auguro anche che in Italia con il passare dei giorni prenda corpo l’area dei filo-italiani. Abbiamo registrato nelle scorse settimane un ‘chiacchierificio’ allucinante. Vorrei vedere un po’ più di filo-italiani anche in relazione alla situazione economico-sociale del nostro Paese. Dobbiamo purtroppo solo aspettare, non credo che abbiamo grandi carte nelle nostre mani”.

Infine è tornato sulla questione delle autonomie regionali: “Voi sapete che la Campania è tra quelle che hanno chiesto l’autonomia differenziata anche se nel dibattito pubblico si parla solo di Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna. Si è aperta la discussione nel modo peggiore possibile, altro che autonomia, solidarietà nazionale, la bozza di proposta che è circolata in questi giorni è una vera e propria provocazione. Prevede la compartecipazioni delle Regioni richiedenti al gettito IVA che si determina nella Regione di appartenenza. La Regione che ha più ricchezza si arricchirà ancora di più a danno di quelle meridionali. Quello che mi sconcerta è che non c’è senso di vergogna anche solo a proporre queste cose in violazione della Costituzione”.

A questo proposito ha proposto: “Diamo mandato all’ufficio di bilancio della camera dei deputati e alla Svimez di fare un’operazione verità cioè di spiegare agli italiani quante sono le risorse reali che arrivano al Sud e scopriremo cose incredibili e inimmaginabili. Ricordo infine che i 209 miliardi del Pnrr sono soldi dati dall’Europa perché il nostro Paese raggiunga tre obiettivi: riduzione del divario Nord-Sud, di quello occupazionale e di genere. Avremo nei prossimi giorni una discussione molto accesa così come avremo un conflitto ancora più duro per uno dei capitoli più vergognosi di divaricazione fra Nord e Sud che è quello che riguarda la distribuzione del Fondo Sanitario Nazionale”.

POLITICA

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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