NAPOLI – Il Presidente della Regione Campania ha effettuato una diretta sulla propria pagina social di Facebook argomentando su alcuni temi.
“Si è aperto in queste settimane nuovamente il discorso sulle autonomie regionali. La Regione Campania è tra quelle che hanno chiesto l’autonomia differenziata, anche se nel dibattito pubblico si parla solo di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. La discussione, però, si è aperta nel modo peggiore possibile. Altro che autonomia, solidarietà nazionale. La bozza di proposta che è circolata in questi giorni è una vera provocazione. Prevede la compartecipazione delle regioni richiedenti al gettito iva che si determina nella regione di appartenenza. Cioè la regione che ha più ricchezza ed una base imponibile più ampia, si arricchirà ancora di più a danno delle regioni meridionali. Cose da ‘sant’uffizio’. E quello che mi sconcerta è che non c’è senso di vergogna anche solo a proporre ed ipotizzare queste cose in violazione della Costituzione, che prevede come obbligo interventi di solidarietà per le aree meno sviluppate del paese. Avremo modo di discuterne nei prossimi giorni. Ho avanzato una proposta di base: diamo mandato all’ufficio parlamentare di bilancio della Camera dei deputati e allo Svimez di fare un’operazione verità e spiegare agli italiani quali sono le risorse reali che arrivano al Sud.”
“Nei prossimi giorni avremo una discussione molto accesa per quanto riguarda il rapporto Nord-Sud nelle ipotesi avanzate dal governo nazionale. Così come avremo un conflitto ancora più duro per uno dei capitoli più vergognosi di divaricazione fra Nord e Sud ed è il capitolo sanità, che riguarda la distribuzione del fondo sanitario nazionale. Abbiamo avviato un contenzioso anche di fronte al tribunale amministrativo contro il ministero della Salute che continua ad essere omissivo rispetto alla definizione dei criteri sulla base dei quali fare il riparto del fondo. La Campania è la regione che viene derubata ogni anno di 220 milioni di euro rispetto alla media nazionale dei trasferimenti sanitari. La quasi totalità delle criticità che si determinano, dalle liste di attesa ai pronto soccorso, in larga misura, rinviano ad unico problema: la carenza di personale sanitario che noi scontiamo. E di fronte a questa situazione vergognosa, tutti quanti girano la testa dall’altra parte. In questa battaglia andremo fino in fondo, non arretreremo neanche di un metro”. Così Vincenzo De Luca ha parlato nel corso della consueta diretta social del venerdì pomeriggio per fare il punto della situazione in Campania.
“Per quanto riguarda il mondo del lavoro – ha aggiunto il governatore – registriamo qualche fenomeno particolare. Abbiamo una carenza incredibile di personale stagionale per quanto riguarda l’agricoltura, l’industria di trasformazione agroalimentare, l’industria balneare, la ristorazione, gli alberghi. Qui c’è da fare una riflessione che riguarda il reddito di cittadinanza. Non credo che questo problema di carenza di personale dipenda solo dal reddito di cittadinanza, ma non c’è dubbio che questa misura un effetto lo ha provocato. Rilancio la nostra proposta di dare 500 euro al mese in più o anche in più, pagati dalle imprese, ai percettori di reddito di cittadinanza che vogliono fare il lavoro stagionale. La Regione Campania sarebbe disponibile ad aggiungere anche risorse per garantire il trasporto gratuito dai luoghi di residenza ai luoghi di lavoro. Io credo che dovremo procedere ad una modifica legislativa nazionale che vada in questa direzione e che stabilisca che se dopo due proposte di lavoro stagionale in queste condizioni c’è un rifiuto, si perde anche il reddito di cittadinanza. Credo sia arrivato il momento di essere rigorosi. Aiuto sì, sostegno alle povertà sì, aiuto alla povera gente assolutamente sì, parassitismo no. Abbiamo fatto già lo scorso anno questa proposta, ma il governo non l’ha recepita. Mi auguro che traducano questa proposta in legge a livello nazionale”.
Nel corso della sua diretta Facebook il Presidente della Campania ha parlato anche del tema dei rifiuti “Il piano che abbiamo approvato cinque anni fa va avanti, non prevediamo altri termovalorizzatori, prevediamo solo impianti di compostaggio per il trattamento dell’umido e se sarà necessario, ma ritengo di sì, una quarta linea di riserva nell’impianto di termovalorizzazione di Acerra, che ci consenta di chiudere ogni due-tre anni una linea per fare la manutenzione”.