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Villa Literno

Villa Literno: aggredisce la moglie disabile e cieca davanti al figlio piccolo

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I militari dell’Arma hanno subito raggiunto l’abitazione dove l’arrestato, tossicodipendente già ristretto ai domiciliari per reati ambientali, stava aggredendo fisicamente la propria moglie, invalida, non vedente, causandole vari ematomi e la scheggiatura di un dente.

La causa del litigio, avvenuto alla presenza di uno dei tre figli minori, è da ricondursi al rifiuto della donna di consegnare al marito 50 euro, pretesi da quest’ultimo per l’acquisto di stupefacenti.

I militari dell’Arma hanno notato che la vittima aveva già denunciato precedenti episodi di liti domestiche.

L’arrestato è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

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Cronaca

Lotta al caporalato, denunciati 5 lavoratori irregolari nel Casertano

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Controlli a tappeto dei Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Caserta sono stati eseguiti nella giornata di ieri (1 agosto 2024) presso alcune società e fondi agricoli ricadenti nel comune di Villa Literno, nel casertano.

Il particolare servizio, disposto dalla Compagnia di Casal di Principe, è stato rivolto, principalmente, al contrasto del caporalato e dello sfruttamento della manodopera clandestina.

Attraverso l’impiego di 5 pattuglie e 14 militari, il Capitano Marco Busetto, comandante della Compagnia di Casal di Principe, alle prime ore del mattino ha effettuato l’accesso presso le aziende agricole individuate nell’agro di Villa Literno, già attenzionate per le presunte irregolarità relative all’impiego del personale.

Nel corso delle ispezioni i militari dell’Arma hanno sorpreso e deferito, in stato di libertà, 5 lavoratori stranieri, tutti maggiorenni, risultati irregolari sul territorio nazionale. Contestualmente sono state elevate sanzioni amministrative per un importo di € 2.500,00 ed eseguito un provvedimento di sospensione di una delle attività imprenditoriali controllate.

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Cronaca

Villa Literno (Ce), prende di mira noto bar: si presenta con busta di plastica al volto e pistola giocattolo, arrestato

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Si è coperto il volto con una busta di plastica, ha estratto la pistola ed è entrato nel bar minacciando di morte la cassiera se non gli avesse subito consegnato il denaro.

È accaduto in mattinata a Villa Literno, nel Casertano, dove i carabinieri hanno arrestato il malvivente, un 51enne già noto alle forze dell’ordine, che è finito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.

Determinante per l’intervento tempestivo dei carabinieri è stato il coraggio della cassiera che, nonostante fosse sotto la minaccia dell’arma, è riuscita ad inviare con il suo cellulare un messaggio al titolare del bar, che ha immediatamente visionato le telecamere di sicurezza che dal vivo stavano riprendendo la scena, facendo scattare l’allarme sonoro antipanico e allertando i carabinieri attraverso il numero di emergenza 112.

Colto di sorpresa dall’allarme e accortosi dell’arrivo dei carabinieri, il rapinatore ha quindi desistito dal suo intento allontanandosi a piedi verso San Cipriano di Aversa; inutile si è rivelato però il tentativo di fuga, perché i militari lo hanno raggiunto in breve e arrestato.

Il 51enne è stato poi trovato in possesso nella tasca dei bermuda di una pistola scenica, modello semiautomatico, usata per compiere il raid, priva di tappo rosso e completa di caricatore e 6 proiettili.

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Aversa

Rapinava donne mentre parcheggiavano: preso rapinatore seriale nel Casertano

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E’ ritenuto l’autore di tre raid commessi nel Casertano – una rapina consumata lo scorso 8 luglio ad Aversa, e anche di due tentativi messi a segno a Villa Literno e a Trentola Ducenta – tutti commessi ai danni di donne che stavano parcheggiando, il quarantenne di Castel Volturno (Caserta) a cui la Squadra Mobile di Caserta e il Commissariato di Aversa hanno notificato, lo scorso 18 luglio, un provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Napoli Nord, coordinata dal procuratore Maria Antonietta Troncone, convalidato dal gip che ha disposto per lui il carcere.

Particolarmente odiosa è risultata la rapina compiuta proprio ad Aversa dove ad essere stata presa di mira da un malvivente armato di pistola e con una mascherina sul volto è stata una mamma che stava parcheggiando la sua auto con a bordo il suo bimbo di pochi mesi.

In quell’occasione alla vittima è stata strappata una collana e sottratti alcuni anelli e 300 euro in contanti.
Grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, la Polizia di Stato è riuscita a risalire inequivocabilmente alla Fiat Panda adoperata dal bandito a cui peraltro aveva sostituito le targhe, rubate a proprio a Castel Volturno.
Le informazioni raccolte hanno consentito di contestargli anche le tentate rapine (sventate dalla presenza di testimoni) commesse con lo stesso “modus operandi” a Trentola Ducenta e a Villa Literno, anche queste ai danni di donne che stavano parcheggiando.
L’uso della stessa vettura, l’identikit dei testimoni, il sequestro di abiti e accessori – come un paio di occhiali – uguali a quelli adoperati dal rapinatore, hanno indotto gli inquirenti a emettere un provvedimento di fermo, notificato con non poche difficoltà dalla Polizia di Stato: l’indagato, infatti, risultato con precedenti per reati contro il patrimonio, per alcune ore è riuscito a sfuggire alla misura precautelare.

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