Massimo Andreoni, primario d’infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, ha commentato le ultime novità per quanto concerne la situazione epidemiologica del vaiolo delle scimmie, che sta imperversando da qualche settimana nel nostro Paese. Ecco le due dichiarazioni:
“Il vaiolo delle scimmie è una malattia a bassa contagiosità, i casi a livello internazionale è inevitabile che potranno anche aumentare, però noi, ci aspettiamo che progressivamente la numerosità si riduca, fino alla scomparsa della malattia. Questo, se viene fatta una diagnosi precoce e chi è contagioso eviti di esporre altre persone al rischio. Ma anche 100 casi all’interno di un Paese, non vuole dire che c’è un’epidemia che possa coinvolgere i turisti, sono casi sporadici”.
Poi, prosegue: “Certo, se oggi c’è chi pensa di avere rapporti sessuali promiscui in un Paese dove sono presenti tanti casi, qualche rischio lo corre. Ma anche prima del vaiolo delle scimmie c’erano malattie a trasmissione sessuale”.