De Luca in diretta facebook ha parlato anche della gestione dei rifiuti e l’indigenza sul piano idrico:
“Siamo riusciti a portare a Napoli un’iniziativa che si fa in genere in autunno a Rimini, Eco Mondo, la più grande in tema ambientale in Europa insieme a quella di Monaco. Per la prima volta l’avremo a Napoli e nell’ambito di questa iniziativa svilupperemo gli Stati Generali dell’Ambiente della regione Campania. Vogliamo fare un bilancio del lavoro fatto in questi anni nel campo dell’economia circolare e gestione dei rifiuti solidi-urbani. Siamo riusciti ad avere la riduzione di un terzo della sanzione europea, daremo conto dell’attività in corso per eliminare le ecoballe, contiamo per la fine del 2023 di risolvere questo problema. Abbiamo fatto un lavoro eccezionale per la depurazione delle acque, faremo un punto sul progetto di depurazione dei Regi-Lagni, sul Sarno, sul ciclo delle acque e anche sugli interventi futuri per l’economia idrica ed evitare dispersione di acqua sulla rete, perché la metà viene perduta ed è un delitto. Abbiamo un ritardo per il compostaggio, investiamo 200 milioni di euro ma registriamo ritardi in diversi Comuni. La società che gestisce il termovalorizzatore di Acerra ci segnala un problema, quello delle manutenzioni. Non ci saranno altri termovalorizzatori in Campania. Più passa il tempo più gli impianti faticano, si tratta quindi di trovare altri 100 milioni per una linea di riserva moderna che ci consenta di chiudere ogni due anni una delle tre linee per la manutenzione e rinnovare o cambiare le tecnologie con quelle più avanzate”.
“La Campania deve essere la Regione d’Italia più avanzata sul ciclo dei rifiuti ed economia circolare. Il sindaco di Roma ha detto che la Campania è molto più avanti rispetto al mio territorio perché abbiamo un programma. In due anni saremo autonomi per il ciclo di rifiuti e forniture idriche, non vogliamo acquistare 6 mila litri al giorno da sorgenti in Lazio o Molise per recupera quelli che la Campania dà alla Puglia. Un lavoro gigantesco. Dobbiamo incentivare la raccolta differenziate e fare gli impianti di compostaggio che sono il punto di criticità più rilevante. Per decenni l’immagine della Campania era associata ai montagna di rifiuti in mezzo alle strade, oggi l’abbiamo cancellata e dobbiamo completare il lavoro”.