A un passo dal cantiere nella sede municipale di Ponticelli, nella zona orientale di Napoli. L’edificio comunale di piazza Michele De Iorio, chiuso al pubblico da maggio 2023 per inagibilità, sarà parzialmente riqualificato con i prossimi lavori che dureranno ben dodici mesi.

Una lunga attesa per migliaia di residenti che sono costretti a rivolgersi ad altri uffici e sportelli: gli unici attivi sul territorio della VI Municipalità, in particolare, sono presenti nella struttura di via Atripaldi a San Giovanni a Teduccio. Per arginare i disagi il Comune prova ad accelerare così da consegnare la struttura di Ponticelli alle imprese già scelte a inizio anno attraverso gli accordi quadro. Nelle ultime ore, infatti, Palazzo San Giacomo ha individuato, tra il proprio personale, i professionisti che seguiranno l’esecuzione dell’intervento per il quale sono stati necessari diversi mesi di progettazione che ha visto in campo i tecnici municipali e quelli dell’area patrimonio centrale.

L’amministrazione comunale ha a disposizione un milione di euro recuperato per 600mila euro da vecchi fondi destinati all’ente nel periodo post terremoto del 1980. Altri 400mila sono arrivati con l’ordine del giorno promosso da quattro consiglieri comunali.

Il cantiere riguarderà soltanto il piano terra e il primo piano della struttura vetrata come raccontato da Il Mattino nei mesi scorsi e come confermato dal progetto esecutivo approvato a ottobre dalla giunta comunale guidata da Gaetano Manfredi. L’obiettivo è riaprire al pubblico gli sportelli per i servizi demo-anagrafici e ripristinare gli spazi utili agli assistenti sociali e al personale dei servizi di inclusione. Si lavorerà per risolvere numerose criticità operando su impianti, servizi igienici, infissi, eccetera.

Molto più salata la cifra per mettere mano all’intera struttura comunale di piazza De Iorio: la stima è di quattro milioni e 200mila euro. Dunque, diversi spazi resteranno off-limits in attesa di eventuali ulteriori risorse.

Avvio della gara dei lavori per oltre 152 milioni, per ammodernare il depuratore di Ponticelli, nella zona orientale di Napoli

L’impianto di via Domenico De Roberto, gestito dall’azienda regionale Sma Campania, sarà presto al centro di un consistente intervento di adeguamento funzionale che è fondamentale per consentire il recupero della qualità delle acque di balneazione nell’intero golfo e per mettere fine ai disagi registrati da migliaia di residenti del popoloso quartiere di Napoli Est.

Per il depuratore di Napoli Est – che raccoglie i reflui cittadini e quelli di altri tredici Comuni limitrofi – si attende l’adeguamento da oltre dieci anni. Già da tempo, infatti, l’impianto di Ponticelli, in funzione dal 1998, non rispetta i limiti normativi.
I lavori sono fondamentali affinché gli scarichi rispettino i rigorosi limiti di emissione della normativa comunitaria, per ridurre al minimo l’impatto paesaggistico e quelli ambientali e le portate di fango da smaltire. Si punta, altresì, al contenimento dei costi di gestione grazie all’uso di sistemi automatici e del telecontrollo. Inoltre, si consente il completo recupero del biogas e la riduzione degli interventi di manutenzione.

L’appalto – 152,6 milioni di euro in totale tra fondi Cipe, Ministero dell’Ambiente e PO Ambiente FSC 2014/2020 – prevede lavori per 130mila euro, un milione per lo smaltimento, oltre centomila euro per le indagini, 111mila euro per il monitoraggio ambientale chiesto dalla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio. La gara è aperta fino al 19 settembre. 


(fonte: ilmattino.it)

E’ scoppiato un incendio nel primo pomeriggio di oggi, 17 luglio, nei pressi della ditta di autotrasporti Martinelli, nel quartiere di Ponticelli, nella zona industriale napoletana. L’enorme colonna di fumo nero è visibile da diversi chilometri di distanza. C’è chi afferma di aver sentito un grosso boato, prima che divampasse l’incendio.

Sul posto sono prontamente arrivati i vigili del fuoco, i quali avrebbero arginato le fiamme e le starebbero domando grazie ai mezzi in dotazione. Non si sa ancora se ci siano o meno feriti.

Al momento non è ancora chiara quale possa essere stata l’origine del rogo.