Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha affrontato diversi temi, nel corso del suo intervento presso la scuola media Dante Alighieri di Sommacampagna (VR).
Ecco le sue dichiarazioni agli studenti:
“Un saluto e un abbraccio grande ai veneti. In fondo, anch’io sono mezzo veneto. Spero che l’anno prossimo, non ci sia più bisogno di mascherine e che la pandemia non ritorni. So quanto avete sofferto, alla vostra età è importante stare insieme. Gli insegnanti vi aiutano ad avere consapevolezza, assieme ai genitori, ma anche i vostri amici. Stare insieme aiuta a capire chi siete, con amore, con bontà, con allegria. Vi dovete divertire”.
Poi, prosegue: “Quel che si deve fare è cercare la pace, far in modo che i due smettano di sparare e comincino a parlare. Questo è quello che noi, dobbiamo cercar di fare. A Putin ho detto: ‘la chiamo per parlare di pace’, e lui mi ha detto: ‘non è il momento’. ‘La chiamo perché vorrei un cessate il fuoco’, ‘non è il momento’. ‘Forse i problemi li potete risolvere voi due, perché non vi parlate?’, ‘Non è il momento’. Ho avuto più fortuna a Washington, parlando con il presidente Biden; solo da lui Putin vuol sentire una parola e gli ho detto che telefonasse. Il suggerimento ha avuto più fortuna, perché i loro ministri si sono sentiti”.
Infine, conclude: “Chi attacca ha sempre torto. C’è differenza tra chi è attaccato e chi attacca, bisogna tenerlo in mente. Come quando uno per strada è grosso grosso e dà uno schiaffone a uno piccolo. Quello che è successo, è che il piccolino adesso è più grande e si ‘ripara’ dagli schiaffi, prima di tutto perché è stato aiutato dagli amici, ma anche perché combatte e si difende per un motivo, la libertà”.