Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine della presentazione della piattaforma del teatro delle Culture, ha fatto il punto sulla situazione del San Carlo, parlando dell’aumento degli stipendi.
Queste le sue parole: “Siamo orgogliosi di questo contributo che abbiamo dato al teatro San Carlo. Ci auguriamo che tutte le istituzioni facciano la loro parte. Io mi indigno se apprendo dopo tre anni che il contributo del Comune di Napoli era una truffa perché non c’era neanche un euro. Sarebbe bene che anche la società civile, il mondo dell’informazione di Napoli si svegliasse di fronte a fatti che dal mio punto di vista sono assolutamente scandalosi”.
Parlando del contratto del direttore generale del San Carlo si è posto contro il possibile aumento degli stipendi: “Io dissento dal fatto che si aumentino gli stipendi nel momento in cui abbiamo una crisi drammatica nel nostro Paese. Abbiamo gente che non riesce neanche ad arrivare alla fine del mese. Mi pare una cosa sgradevole, sbagliata e inaccettabile dal mio punto di vista. La Regione ha espresso questa posizione, le altre istituzioni presenti nel consiglio di amministrazione non hanno espresso questa opinione”.
“La critica all’aumento degli stipendi vale per tutti quanti. L’unico che dovrebbe aumentarsi lo stipendio è il presidente della Regione per la verità ma nessuno ci pensa perché qui siamo in un mondo di malviventi” – ha continuato.
“Serve un riequilibrio perché la Regione Campania dà al San Carlo il triplo o il quadruplo di quanto la Lombardia dà alla Scala di Milano e non possiamo continuare così all’infinito. Se qualcuno pensa di utilizzare in termini ricattatori i rapporti con varie istituzioni culturali a me non fa né caldo né freddo. Io faccio quello che ritengo giusto fare, accetto quello che è ragionevole”.
“Nessuno mi ha ancora spiegato cosa si pensa di fare rispetto al Comune di Napoli che ha fatto una truffa. Ha detto che dava per due anni 600 mila euro e nel bilancio non c’erano. Dobbiamo riportare la situazione in una condizione di normalità. Il San Carlo è patrimonio d’Europa non di Napoli”.
Infine sugli episodi di violenza delle ultime settimane: “Dobbiamo fare un discorso di verità e non farci male con le nostre mani. Gli episodi di delinquenza vi sono in tutte le grandi aree urbane. Bisogna mettere in campo sia iniziative di contorno, cioè quelle formative ed è quello che stiamo facendo da anni, sia interventi repressivi. Per i cittadini normali conta la vita di oggi non la rigenerazione delle società. Un padre di famiglia vuole stare tranquillo oggi. E’ un tema che deve essere affrontato anche dalle forze dell’ordine, bisogna mettere in campo interventi repressivi senza imbarazzo”.
Quanto alla comunicazione della Prefettura di Napoli sull’eventualità di privare del Reddito di Cittadinanza i genitori di figli inadempienti agli obblighi scolastici ha detto: “Non ci ho pensato ma è una delle cose da valutare. Io credo che ci debbano essere decisioni sul piano penale. Chi non manda i bambini a scuola fa un reato e deve essere perseguito anche sul piano penale”.