Si è conclusa questa mattina, l’inchiesta partita a Monza nel settembre 2021, per quanto concerne l’esame farsa svolto dal calciatore uruguaiano Luis Suarez, il quale sostenne un esame di lingua italiana di livello B1 presso l’Università di Perugia, al fine di ottenere la cittadinanza italiana ed essere tesserato come giocatore comunitario dalla Juventus.
Pertanto, la Procura di Monza, aveva chiesto una condanna di 6 anni per nove imputati, accusati a vario titolo di corruzione e falso ideologico. In particolare, sono state elevate sette condanne e due assoluzioni. Tuttavia, la condanna più alta, di 4 anni e 8 mesi, è stata ricevuta da un legale rappresentante della cooperativa sociale di Seregno, convenzionata con un centro studi di Roccadaspide, a sua volta convenzionato con l’Università di Perugia.
Infine, condanne che passano da 2 anni e 8 mesi a 6 mesi per i due esaminatori. Si tratta di una 42enne del Salernitano e un coetaneo residente a Milano, oltre a stranieri accusati di essere stati intermediari nel trovare altri stranieri interessati alla certificazione falsa.