Nelle ultime ore, tiene banco la questione che riguarda la quarta dose di vaccino, che ha chiamato in causa anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che si è così espressa:
“I dati finora disponibili sulla quarta dose di vaccino anti-Covid-19, mostrano alcuni benefici a breve termine nelle categorie a più alto rischio. Tuttavia, le informazioni sono disponibili solo per i vaccini mRna, e ci sono dati limitati sulla durata della protezione e sui benefici di un secondo booster per i giovani sani. Lo statement, riconosce le crescenti evidenze sul valore di una dose di richiamo aggiuntiva per alcuni gruppi di popolazione, ma mette in evidenza anche alcune lacune nella ricerca. Dopo avere esaminato i dati di 7 studi pubblicati, l’Oms e i suoi specialisti ritengono soprattutto necessari ulteriori dati, per valutare i benefici di un secondo booster per altri gruppi di popolazione e piattaforme vaccinali più differenziate. Quando questi dati saranno disponibili, il Sage aggiornerà le sue raccomandazioni di conseguenza”.
Pertanto, l’agenzia delle Nazioni Unite per la Sanità, raccomanda ai “Paesi che considerano l’introduzione di una quarta dose di vaccino Covid-19, di valutare attentamente le sfide finanziarie e di programmazione di una campagna del genere, rispetto ai benefici incrementali previsti in termini di protezione”.