Il Codacons, ha depositato lo scorso venerdì un formale ricorso al Tar del Lazio, nel quale ha chiesto la sospensione degli atti del Governo, che impongono agli studenti di utilizzare la mascherina fino al termine dell’anno scolastico. In particolare, alla base della richiesta, ci sarebbe “la manifesta sproporzione del provvedimento e l’illegittima disparità di trattamento tra luoghi pubblici. Nei luoghi di lavoro, pubblici e privati, tranne ospedali e Rsa, non è stato prorogato l’obbligo di utilizzo delle mascherine, che resta invece in vigore nelle scuole italiane fino alla fine dell’anno scolastico, fatta eccezione per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso dei predetti dispositivi e per lo svolgimento delle attività sportive“.
Poi, lo stesso Codacons denuncia: “Una situazione del tutto paradossale. Gli studenti sono obbligati di giorno ad indossare la mascherina, pur sedendo distanziati ai banchi, ma possono toglierla la sera per andare al pub o in discoteca e trascorrere il tempo assembrati. Si tratta di un’illegittima disparità di trattamento tra studenti e lavoratori, un atto amministrativo illogico e non fondato su alcuna motivazione razionale. Ancora una volta, si verifica un eccesso di potere, connotato dalla contraddittorietà di un atto amministrativo che oggi, con l’arrivo del caldo nelle aule scolastiche, appare addirittura punitivo verso gli studenti, costringendoli alla ‘tortura’ della mascherina a scuola”.