Il direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, ha parlato su Twitter della nuova ondata di contagi che ha colpito questa volta la Corea del Nord. Ecco le sue parole:
“Sei morti e decine di migliaia di casi di Covid-19 da variante Omicron, in Corea del Nord. Si rischia una catastrofe simile a quella del 2020. Chi non si è vaccinato può già capire, sempre che lo voglia, i danni di Omicron in un Paese senza vaccini. Buona visione”.
Poi, il noto infettivologo commenta i dati dello studio sul Long Covid pubblicati su ‘The Lancet Respiratory Medicine’, nel quale si evidenzia come più della metà di chi è stato ricoverato per il virus, presenta dopo 2 anni ancora almeno un sintomo della malattia:
“Sono impressionanti, ma sono riferiti alla prima ondata della pandemia. Anche noi abbiamo lavorato sulle conseguenze a breve e lungo termine della malattia da Covid-19: gli ex pazienti lamentano stanchezza, problemi di memoria e anche problemi respiratori. Ma la domanda che dobbiamo porci è quella riferita all’arrivo dei vaccini, perché chi ha avuto il Covid-19 da vaccinato, non ha la stessa sintomatologia di un non vaccinato. E questo sembra valere anche per il post Covid-19, mentre i guariti non vaccinati, hanno avuto strascichi simili a chi ha avuto la polmonite a marzo-maggio e a ottobre-dicembre 2020. Quindi, lo spartiacque è la vaccinazione”.
Infine, conclude: “Forme di Long Covid-19 e post Covid-19 importanti, le vediamo oggi in chi non è vaccinato. Che arrivino fino a 2 anni mi sembra un po’ tanto, ma ne prendiamo atto. Lo studio dimostra che questo è un virus aggressivo, che causa una malattia grave perché c’è un’interazione tra virus e sistema infiammatorio. E’ una malattia infettivo-infiammatoria, non classica, e questa sinergia crea più danni. Dallo studio cinese arriva un messaggio chiaro:
“La vaccinazione fa la differenza”.