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A Mosca si celebra il Giorno della Vittoria, Putin dichiara: “L’orrore di una guerra globale non si deve ripetere”

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Il presidente russo Vladimir Putin è tornato a parlare alla nazione, in occasione di una parata tenutasi a Mosca, per celebrare ‘Il Giorno della Vittoria’ in ricordo della fine della Seconda Guerra mondiale. Ecco le sue dichiarazioni:

Compagni ufficiali, sottoufficiali, compagni, generali e ammiragli, mi congratulo con voi per il 77esimo anniversario della grande vittoria. Anche ora, in questi giorni, voi combattete per la nostra gente nel Donbass, per la sicurezza della nostra patria. La Russia è sempre stata favorevole alla creazione di un sistema indivisibile per la sicurezza, ma la Nato non ha voluto ascoltarci. L’aggressione nelle nostre terre storiche della Crimea è stata una minaccia ai nostri confini, inammissibile per noi. Il pericolo è cresciuto ogni giorno, il nostro è stato un atto preventivo, una decisione necessaria e assolutamente giusta”.

Poi, prosegue: “L’orrore di una guerra globale non si deve ripetere. Con l’attacco all’Ucraina, Mosca ha risposto ad una minaccia diretta vicino ai confini russi, perché un attacco era stato preparato anche alla Crimea”. 

Tuttavia, non si fa attendere la replica del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che proprio nel Giorno della Vittoria ha filmato un video di 5 minuti per le strade di Kiev, nel quale ha dichiarato:

“Solo un pazzo può sperare di ripetere 2194 giorni di guerra della Seconda guerra mondiale: colui che sta ripetendo oggi gli orribili crimini del regime di Hitler, seguendo la filosofia dei nazisti e replicando tutto quello che hanno fatto. E’ condannato. Perché è stato maledetto da milioni di antenati, quando ha cominciato ad imitare il loro assassino. E allora perderà tutto”.

Inoltre, Zelensky rincara la dose, chiedendo al G7 che “i russi si ritirino da tutta l’Ucraina e i leader riaffermino che Putin non deve vincere, perché ha violato l’ordine internazionale basato sulle regole, in particolare la Carta delle Nazioni Unite, concepita dopo la Seconda Guerra Mondiale per risparmiare alle successive generazioni la piaga della guerra”.

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