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Cronaca

Peter è morto. Niente da fare per il sedicenne che si era sparato alla tempia

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Una notizia che non avremmo mai voluto dare: Peter è morto. Infatti, il sedicenne di Gesualdo nato in Russia, è spirato ieri pomeriggio all’ospedale Moscati di Avellino. Troppo grave la sua situazione, dopo che lo scorso lunedì si è ferito con un colpo di pistola alla tempia.

Numerosi i messaggi di cordoglio sui social, ecco il messaggio della sua comunità:

Ciao Peter, sappiamo che un silenzio è sacro quando non si hanno le giuste parole, speriamo tutti di non commettere peccato, ricordandoti in poche righe. Giovane e gesualdino D.O.C.G come noi, sempre disponibile e sorridente come in quel Sant’Andrea pre-Covid-19, perché i tuoi valori erano saldi come la tua abilità in chimica e nelle materie scientifiche. Chissà se quel giovane sognatore che giocava a fare il pompiere, riuscirà a spegnere questa tristezza diffusa, ardente ed angosciante, che da giorni accompagna in ogni momento i tuoi cari e tutto il paese. Molti di noi ti conoscevano appena, altri sono stati compagni di vita e di emozioni, quando il vento della giovinezza soffiava forte tra i tuoi capelli e nessuna lacrima osava sfiorare il viso dei tuoi amici. Ciao ancora Peter, siamo tutti convinti che hai già superato quell’acrofobia che ti fece tremare sul cestello del camion e che da lassù, sarai sempre vicino ai tuoi amati genitori e sorriderai ai tanti coetanei che mai dimenticheranno quel piccolo grande uomo, andato via troppo presto”.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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