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POLITICA

Guerra, De Luca: “Ricadute economiche pesanti”

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Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del consueto aggiornamento alla cittadinanza, ha parlato delle ricadute economiche della guerra.

Il Governatore ha iniziato la consueta conferenza parlando del conflitto in Ucraina per poi esaminarne le conseguenze economiche nel nostro Paese: “Le due cose che rimangono oggettive sono il bagno di sangue che continua e le ricadute economiche pesanti che già abbiamo ma che avremo in maniera molto più pesante tra qualche mese in relazione alle forniture energetiche”.

“Abbiamo avuto un convegno con gli operatori della logistica e dell’energia e abbiamo verificato che prima di 3 anni in Italia non avremo nessuna autonomia energetica. L’Italia sta andando in giro per il mondo ad ampliare le forniture ma nella migliore dell’ipotesi parliamo di 5 miliardi di metri cubi. Pensate che noi ne acquistiamo 30 miliardi dalla Russia e prima di 3 anni non avremo nemmeno una relativa autonomia. Stiamo andando verso uno scenario estremamente preoccupante”. 

Quanto alla riduzione del Prodotto Interno Lordo: “Ci sono elementi preoccupanti anche relativamente alle tendenze economiche dei Paesi occidentali. Il ministro Franco ha dichiarato che già nel primo semestre del 2022 avremo una riduzione del PIL italiano di 1 punto e mezzo. La Germania va verso una riduzione, gli Stati Uniti l’hanno già avuta maggiore dell’1%”.

“Rischiamo di avere nei prossimi mesi questa situazione: il PIL non cresce quindi non crescono l’economia e il lavoro, contemporaneamente aumenta l’inflazione cioè si riduce il potere di acquisto degli stipendi, abbiamo meno soldi nelle buste paga. C’è già oggi un aumento del costo della vita ma se andiamo ad una drammatizzazione delle forniture energetiche l’inflazione galopperà. Già ora siamo sopra il 6%, se continuiamo così avremo una riduzione davvero pesante del potere d’acquisto di salari e stipendi. Questa è la prospettiva che abbiamo di fronte. Questo è lo scenario che la guerra offre ai nostri Paesi, ai nostri lavoratori, alle nostre famiglie.

“Nessuno, tranne il Papa, si sta impegnando con convinzione sulla linea di un cessate il fuoco. Non sarebbe difficile ottenere il cessate il fuoco per tentare di fare incontrare i responsabili politici. Bisogna dire alla Russia di bloccare tutto per una settimana e ai Paesi occidentali di bloccare le forniture di armi all’Ucraina. Se diciamo di interrompere la guerra e facciamo arrivare un fiume di armi in Ucraina è evidente che il cessate il fuoco non ci sarà mai. In queste condizioni avremo solo la guerra”.

POLITICA

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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