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POLITICA

De Luca sul problema Cardarelli: “Immagini che fanno male”

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Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca in diretta facebook ha affrontato il problema legato al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli:

 “Abbiamo avuto una vicenda particolarmente delicata che riguarda il Cardarelli a Napoli. Sicuramente non mancheranno servizi televisivi. Obiettivamente è una vicenda grave, non c’è da cancellare le realtà amare quando ci sono. Bisogna solo fare uno sforzo per spiegare quello che è accaduto e quello che si sta facendo per risolvere”.

“Stiamo lavorando per risolvere l’emergenza, per cancellare quelle immagini che ci fanno male. Fanno male quando sei impegnato in un lavoro all’ultimo respiro e ti ritrovi queste emergenze che sporcano in qualche modo l’immagine della nostra sanità”.

“Innanzitutto un primo chiarimento rispetto a cose stravaganti che ho sentito. Noi a Napoli i pronti soccorsi non li chiudiamo, li abbiamo aperti. All’ospedale del mare, al Cto, al Pellegrini. Sono stati chiusi Loreto Mare e San Giovanni Bosco perché avevamo una valanga di malati covid che dovevamo accogliere da qualche parte”.

“Anche al Cardarelli sono stati sacrificati una serie di reparti per accogliere pazienti covid. C’è stata una riduzione ma abbiamo ancora 700 ricoverati covid, non è cancellato il problema. Dobbiamo dare una mano al Cardarelli per liberare posti letto ma questo non è stato fatto a sufficienza da altri ospedali di Napoli. In questa attività c’è stato sicuramente un ritardo che va recuperato immediatamente e già in serata avremo un primo alleggerimento della situazione del Cardarelli”.

“Dobbiamo spiegare che il problema Cardarelli, non con quell’acutezza, riguarda l’Italia intera e due volte la Campania. In tutta Italia non vi sono medici per i pronto soccorsi. Si stanno facendo anche da noi concorsi per l’emergenza ma i medici non partecipano. C’è un primo problema di carattere nazionale che riguarda i medici dell’emergenza. Senza un incentivo economico diverso credo che avremo sempre meno disponibilità di medici ad andare nei pronto soccorso. Un problema presente dappertutto in Italia”.

“Un secondo problema riguarda il personale in generale. Sarebbe ora che il Ministero della Salute si convincesse che non possiamo avere il personale bloccato al 2004. Questo determina un’ulteriore sperequazione tra Nord e Sud. La Campania deve gestire il servizio sanitario con oltre 10 mila dipendenti in meno. Ma in ogni caso oltre questo problema è un problema di tutta Italia quello di andare oltre la spesa per il personale del 2004. Questo è il problema di fondo che va affrontato”.

“Questo è il problema che è esploso al Cardarelli con alcune specificità nostre che riguardano una particolare carenza di personale. Cercheremo di riaprire in tempi rapidi il San Giovanni Bosco per dare un aiuto. Stiamo lavorando in queste ore affinché altri ospedali si prendano pazienti per liberare posti al Cardarelli. Da questo punto di vista non tutti gli ospedali hanno mostrato la sensibilità necessaria perché sono due settimane che stiamo chiedendo di essere sensibili e non avere chiusure particolaristiche. Vediamo se riusciamo a strappare la sensibilità necessaria.

“In ogni caso il problema c’è e lo risolveremo quanto prima è possibile. Sicuramente non possiamo più tollerare quelle immagini e apriremo anche su questo un contenzioso con il Governo il relazione al personale che è sottodimensionato di almeno 10 mila unità”.

POLITICA

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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