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Cronaca

ASL, inchiesta interna per la morte di Salvatore Greco dopo un intervento di ernioplastica. La famiglia: “Vogliamo la verità”

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CASTELLAMMARE DI STABIA – Tragica morte a Castellammare di Stabia ove, in seguito a un intervento di ernioplastica lo scorso 26 aprile, è deceduto Salvatore Greco.

Sono in corso le verifiche relative alla responsabilità professionale a carico del personale medico che lo aveva in cura, per tale ragione il consigliere Borrelli ha sollecitato un’inchiesta interna alla Asl.

“Proprio quando stava per essere dimesso dalla clinica Villa Stabia nella quale era ricoverato è avvenuta la tragedia denunciata dai parenti. Bene ha fatto la Procura ad aprire un’inchiesta sull’accaduto i cui esiti, mi auguro, vengano resi noti al più presto. Lo si deve a una famiglia che sta soffrendo molto e alla quale sono vicino. In particolare si deve conoscere cosa è accaduto nelle due ore intercorse tra la telefonata di Salvatore alla famiglia per farsi venire a prendere e quella dei medici che ne hanno annunciato la morte improvvisa per arresto cardiaco”. Queste le parole del consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli che è stato contattato dalla famiglia.

“E’ assurdo quanto accaduto a mio suocero – afferma la nuora  Assunta Perfetto  – che oggi non c’è più dopo un banale intervento per un’ernia ombelicale. E’ entrato in sala operatoria alle 11 e alle 12.30 era già tornato in stanza.

Quando è uscito aveva la pressione bassa, come lui stesso ci ha detto al telefono. Dopo di che ha fatto l’ultima telefonata alle 13.42 al figlio Emanuele e da lì non abbiamo più avuto notizie. Alle 15.43 ha chiamato il medico dalla clinica e ha dato notizia della morte. Hanno parlato di arresto cardiaco. Per fortuna i poliziotti hanno sequestrato le cartelle cliniche e probabilmente mercoledì si svolgerà l’autopsia. Mio suocero stava bene, non soffriva di nessuna patologia e aveva fatto tutti gli accertamenti. Non è giusto che sia morto così. Vogliamo la verità”.

Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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