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CAIVANO. Gaetano Ponticelli accusato dalla Magistratura per truffa aggravata ai danni di Trenitalia SpA

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CAIVANO – Si infittisce e si intreccia con altri tipi di indagini quella inerente la gara d’appalto truccata sulla raccolta dei rifiuti affidata alla Buttol srl e per la quale si è aperto un procedimento penale verso addetti ai lavori e politici dell’epoca.

E mentre il Consigliere comunale di Forza Italia Gaetano Ponticelli, negli ultimi giorni, “gioca” a fare il politico dal pollice verde sui social, all’ombra degli stessi tenta di difendersi da gravi accuse mossegli dalla magistratura.

Infatti, nella nota informativa conclusiva relativa all’attività tecnica eseguita nei confronti di soggetti riconducibili sia alla società Butto srl che alle dinamiche politico-amministrative del Comune di Caivano si legge che Gaetano Ponticelli da indagato viene intercettato in alcune telefonate intercorse tra lui e altri suoi colleghi di lavoro dipendenti di Trenitalia SpA dove nel corso delle conversazioni si è avuto modo di appurare che lo stesso Ponticelli riesce a muoversi in maniera molto discreta ma che il monitoraggio della sua utenza ha comunque permesso di evidenziare alcuni profili di illegalità legati a una presunta truffa aggravata in concorso, ai danni della società Trenitalia SpA, costituita dalla timbratura fittizia del badge in sostituzione di uno o più colleghi di lavoro che “sembrerebbe” essersi concretizzata, in due luoghi principali: la Stazione ferroviaria di Salerno e quella di Napoli Centrale.

In poche parole il Consigliere azzurro Gaetano Ponticelli, avrebbe chiamato, mentre era intento ad espletare proprie commesse nelle zone tra Caivano, Cardito e Crispano, alcuni suoi colleghi per chiedere il favore di “marcare il cartellino” al posto suo in maniera tale che lui risultasse nel pieno delle facoltà delle proprie funzioni mentre invece era intento a fare altro in tutt’altro posto. Ai posteri l’ardua sentenza anche sulla qualità umana che rappresenta il popolo caivanese nelle istituzioni.

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