Putin spaventa l’Europa, minacciando d’interrompere la fornitura di gas ai Paesi dell’UE. In particolare, come riferisce il gruppo energetico polacco Pgnig, che“ha ricevuto una lettera di Gazprom, che annuncia una sospensione completa delle forniture di gas. Pgnig e Gaz-System informano che attualmente, tutte le consegne ai clienti, vengono effettuate in base alle loro esigenze. Le aziende stanno monitorando la situazione e sono preparate per vari scenari”.
Tuttavia, la stessa Gazprom, tramite il suo rappresentante ufficiale Sergey Kupriyanov, non ha confermato “che la fornitura di gas russo alla Polonia, è già stata interrotta”, ma sottolinea che “oggi la Polonia è obbligata a pagare le forniture di gas, in conformità con la nuova procedura di pagamento”.
Dello stesso avviso, il ministero dell’Energia di Sofia, che afferma che “Gazprom ha informato Bulgargaz, che interromperà la fornitura di gas dal 27 aprile”. La decisione segue il rifiuto della Bulgaria di pagare il gas in rubli.
A tal proposito, si è espresso anche Yermak, capo dell’ufficio della presidenza ucraina, il quale ha così osservato:
“Stiamo assistendo ad un aumento russo delle tariffe e ad un allontanamento da qualsiasi regola e obbligo. L’Unione Europea, ha ripetutamente affermato che non pagherà il gas in rubli, perché i contratti firmati non riguardano pagamenti in valuta di legno”.
Poi, ha aggiunto: “La Russia sta cercando di dividere l’unità dei nostri alleati e dimostra anche che le risorse energetiche, sono un’arma per loro. Ecco perché, l’Unione Europea dev’essere unita e imporre un embargo sulle risorse energetiche, privando i russi delle loro armi energetiche”.