AFRAGOLA – Tiene ancora banco sul territorio normanno la vicenda legata agli insulti sessisti all’indirizzo della Responsabile Marketing Rosa Belgiorno. La discussione è seguita sui social quando ancora un altro elemento della società gioca, come il suo Presidente, a fare il dittatore, cancellando commenti e bloccando chi ha un pensiero diverso dal suo.
Così come da ieri circola attraverso il social di messaggistica più famoso del mondo un audio che ha lasciato perplesso e sbigottito chi l’ha ascoltato.
Ė un audio dove si sente la voce del Presidente Niutta che rivolgendosi ad un interlocutore ancora non individuato tenta di ricongiungersi alla tifoseria giuglianese – dopo il deplorevole evento dello schiaffo dato al calciatore giuglianese Cerone nel novembre 2021 – ricordando al suo interlocutore tutti i risultati conseguiti dal Giugliano Calcio grazie ai suoi interventi e alle sue intercessioni, tanto è vero che nell’audio egli esclama testuali parole: ”Diglielo a tutti i giuglianesi che prima li ho portati dall’Eccellenza alla Serie D e poi dalla Serie D in Serie C, sempre Niutta ci sta lo zampino”. Che cosa avrà voluto dire con la parola zampino?
Fin qui nulla quaestio, non c’è nulla di male che un Presidente cerca di riscattarsi da un gesto insano come quello di rifilare uno schiaffo ad un giovane atleta che potrebbe avere l’età di un figlio ma la cosa che ha lasciato tutti di stucco e che siamo sicuri indignerà la tifoseria afragolese e non poco è il finale dell’audio, dove il Presidente Niutta evidenzia con tutto il fervore che possiede l’amore per i colori gialloblu con la veemenza di chi stesse chiedendo alla tifoseria giuglianese di accettarlo persino come loro futuro Presidente.
L’audio in questione, nella parte finale, recita testuali parole: ”SIII GRANDIII Forza Giugliano, Forza Giugliano, okay? Ad Afragola mi devono rimpiangere con tanto di lacrime, mi devono rimpiangere!”
Insomma la parte finale dell’audio è chiara, lascia intendere oggettivamente e senza tema di smentita che il Presidente dell’Afragolese ha già chiaro il piano di abbandonare i colori rossoblu senza ancora una volta chiedere scusa, a nome della società, dell’amaro evento e senza fare chiarezza, soprattutto ai tifosi, dei suoi obiettivi personali inerenti la squadra di calcio.
Ma la cosa ancor più grave è che un Presidente di una squadra di calcio faccia il tifo per un’altra compagine che milita nello stesso girone generando nella mente di chi ascolta l’audio, tutti i retropensieri possibili sui vari risultati conseguiti sul campo negli scontri diretti tra Afragolese e Giugliano.
Se a tutto questo sommiamo la mala gestio della società calcistica anche in termini economici, la scarsa Comunicazione inerente l’amaro evento della Belgiorno, le mancate scuse da parte sua alla Responsabile Marketing, il suo comportamento non sempre retto, etico e morale – vedi schiaffo in campo a Cerone – la mancata applicazione delle norme statutarie che all’Art. 12 precisano sanzioni disciplinari come: ammonizione, sospensione e radiazione per una condotta a carico dei soci che vengono meno ai doveri verso l’associazione e a una condotta conforme ai principi della lealtà, probità e rettitudine, appaiono chiare, evidenti e legittime le richieste delle sue dimissioni da parte dei tifosi e cittadini afragolesi che riversano sui social negli ultimi giorni e che non si rivedono, come afragolesi, nei comportamenti e nella gestione del Presidente Niutta.