UCRAINA – “Se avessimo accesso a tutte le armi di cui abbiamo bisogno, che i nostri partner hanno e che sono paragonabili a quelle usate dalla Federazione Russa, avremmo già posto fine a questa guerra”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante l’ultimo messaggio di aiuto rivolto all’Occidente nel quale ha fatto nuova richiesta di armi militari.
“Avremmo già ristabilito la pace e liberato il nostro territorio dagli occupanti – ha continuato il premier -, perché la superiorità dell’esercito ucraino in tattica e saggezza è abbastanza ovvia. E ancora, secondo il presidente ucraino non è giusto che il suo Paese sia costretto “a chiedere ciò che i suoi partner hanno immagazzinato da qualche parte per anni”.
“Se hanno le armi di cui l’Ucraina ha bisogno qui e ora, se hanno le munizioni di cui abbiamo bisogno qui e ora, è loro dovere morale innanzitutto aiutare a proteggere la libertà. Aiuta a salvare la vita di migliaia di ucraini”, ha continuato il presidente. E infine: “Se otteniamo ciò che alcuni partner intendono consegnare all’Ucraina nelle prossime settimane, questo salverà la vita di migliaia di persone. Spero che i partner ascoltino questa tesi e capiscano che ogni giorno è importante. Qualsiasi ritardo nell’aiutare l’Ucraina offre agli occupanti l’opportunità di uccidere più ucraini”.
Ieri il presidente americano Joe Biden ha incentivato gli alleati all’invio di armi belliche in Ucraina e al proseguimento di imposizioni delle sanzioni nei confronti della Russia. Artiglieria pesante arriverà dal Canada secondo quanto ha assicurato Trudeau e ha annunciato nuovi invii d’armi a Kiev anche il premier britannico Johnson.